Atletico Diritti

Atletico Diritti: 10 anni di diritti, 10 anni di sport sociale e popolare

La nostra storia

La Polisportiva Atletico Diritti ha compiuto 10 anni nel 2024.

Dieci anni fa nasceva una società che ha da sempre creduto che lo sport fosse uno strumento fondamentale di integrazione, di coesione sociale e un’ineguagliabile strumento per trasmettere valori e messaggi. Una squadra che potremmo definire “senza confini” in cui l’art. 3 della Costituzione trova una rappresentazione concreta ed effettiva: “Tutti hanno pari dignità sociale”.

Nel corso del tempo Atletico Diritti è diventata una comunità inclusiva, solidale e attiva.

Nel corso del tempo Atletico Diritti è diventata una comunità inclusiva, solidale e attiva. Nasce con l’idea che lo sport sia un diritto per tutti, un linguaggio universale capace di abbattere barriere sociali e culturali. Accoglie atleti e atlete provenienti da contesti diversi – migranti, studenti, detenuti, cittadini – creando spazi dove ognuno può sentirsi parte di un progetto comune. Qui, il gioco di squadra non si ferma al campo: è un modello di convivenza e partecipazione che promuove dignità, rispetto e giustizia sociale, dentro e fuori dallo sport.

L’ASD Polisportiva Atletico Diritti nasce nel 2014 per volontà delle associazioni Progetto Diritti e Antigone. Progetto Diritti si occupa da più di 30 anni di tutela e assistenza di persone vulnerabili. Accanto all’attività di ricerca, fornisce un servizio legale pro bono rivolto in particolare ai cittadini stranieri nella risoluzione di problematiche amministrative e giudiziali connesse al soggiorno, ai ricongiungimenti familiari, all’acquisto della cittadinanza italiana, al riconoscimento della protezione internazionale, in materia di infortunistica sul lavoro, nonché di diritto penale, diritto civile, diritto del lavoro, diritto di famiglia. Atletico Diritti ha potuto contare fin dal principio sul patrocinio dell’Università degli studi di Roma Tre, cui si è aggiunto nel 2016 quello della Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili (CILD).

Nel corso degli anni è cresciuta ed ha ampliato le proprie discipline, oggi infatti è formata da: una squadra di calcio a 11 maschile, una squadra di calcio a 5 femminile, una squadra di tennistavolo, una squadra di basket e una squadra di cricket. Il tennistavolo e il calcio a 5 femminile sono due discipline attive all’interno degli istituti penitenziari, offrendo opportunità di riscatto e socialità attraverso l’attività sportiva. Sommando tutti i partecipanti ai progetti sportivi dentro e fuori dal carcere, dal suo inizio, hanno fatto parte di Atletico quasi un migliaio di persone.

Negli ultimi anni, l’attività della Polisportiva Atletico Diritti ha conosciuto una crescita significativa, sia in termini di partecipazione che di impatto sociale.

Negli ultimi anni, l’attività della Polisportiva Atletico Diritti ha conosciuto una crescita significativa, sia in termini di partecipazione che di impatto sociale. Questo sviluppo è stato reso possibile grazie al contributo appassionato e competente della Presidente Susanna Marietti, dei vice-presidenti, Arturo Salerni e Marco Ruotolo, dei dirigenti, degli allenatori, dei volontari e dei sostenitori, che con il loro impegno quotidiano hanno saputo costruire una realtà solida, inclusiva e in continua evoluzione. Un grande lavoro inoltre è stato svolto nei contesti di maggiore fragilità, come quello carcerario, dove le squadre promosse dalla Polisportiva rappresentano non solo un’opportunità di pratica sportiva, ma anche uno spazio di relazione, responsabilità e crescita personale. In questo ambito, è doveroso rivolgere un ringraziamento speciale alle educatrici che, con professionalità, sensibilità e una presenza costante, rendono possibile la realizzazione e la continuità dei progetti. Il loro lavoro, spesso poco visibile ma assolutamente essenziale, costituisce un pilastro fondamentale per il successo delle attività svolte all’interno degli istituti penitenziari.

Sono stati tanti gli eventi che hanno dato forza e importanza al nostro progetto. Tra questi: nel 2016 il regista Alessandro Marinelli ha realizzato il docu-film “Frammenti di libertà” sull’esperienza di Atletico Diritti; A.D. ha redatto il dossier “La discriminazione nel calcio. Non per tutti i calciatori vigono le stesse regole” presentato alla Camera dei Deputati nell’ottobre 2016; tra le varie campagne ricordiamo “Verità per Giulio Regeni”, ad un anno dalla morte del Ricercatore, che ha portato l’intera Serie A di calcio a scendere in campo con il nostro striscione; nel 2020 Barbara, giocatrice di A.D. a Rebibbia, è stata accolta da Papa Francesco. Sono tanti poi i media che negli anni hanno raccontato A.D., come la trasmissione Dribbling (Rai Due) o ad esempio Fanpage.

Le nostre Discipline

Calcio a 11 maschile

La nostra prima squadra, nata nel 2014, milita oggi in Prima Categoria della Lega Nazionale Dilettanti Lazio. In questi anni ha visto scendere in campo ragazzi rifugiati o richiedenti asilo, ragazzi in misura alternativa, in messa alla prova, perfino ragazzi detenuti per i quali abbiamo ottenuto speciali permessi del magistrato di sorveglianza per uscire dall’istituto in occasione di allenamenti e partite. Grazie alla squadra e alla tenacia del suo allenatore, anche per la prossima stagione è confermata la nostra presenza in Prima Categoria.

Calcio a 5 femminile

Nel 2018 Atletico Diritti ha dato vita a una squadra di calcio a 5 femminile interna al carcere femminile di Rebibbia. La squadra in questi anni ha preso parte a vari campionati disputando in casa tutte le partite. Partecipa attualmente al campionato Open F del Centro Sportivo Italiano (CSI). L’ingresso in carcere settimanale di squadre esterne ha creato in questi anni un’osmosi tra dentro e fuori che è fondamentale per consolidare e accrescere la conoscenza della vita carceraria da parte di giovani che le sono del tutto estranee, aiutando così ad abbattere i pregiudizi e a creare accoglienza da parte del territorio. Dal suo inizio, ogni anno, il progetto ha coinvolto circa 30 detenute. Nel corso del tempo, hanno partecipato al progetto circa 210 detenute. La stagione 2023-2024 si è conclusa con la vittoria della coppa disciplina, un premio che, assegnato ad una squadra di detenute, assume un grande significato.

Tennistavolo

Dal 2021 nella Casa di Reclusione di Rebibbia maschile è attiva una sezione di Tennistavolo che partecipa, attualmente, al campionato DR3 della Federazione Italiana di Tennistavolo del Lazio, giocando in casa tutte le partite. Le squadre avversarie entrano in istituto per affrontare la nostra squadra, affrontando prima della partita, i propri pregiudizi sul carcere. Dal suo avvio il progetto ha coinvolti circa dieci detenuti ogni anno, arrivando a coinvolgere nel corso del tempo circa 40 detenuti.

Basket

La squadra di basket è nata dall’iniziativa di tre amici che, dopo svariati anni di militanza nelle
serie minori della pallacanestro laziale, hanno deciso di dar vita a un proprio progetto cestistico assieme ad Atletico Diritti cui li lega la profonda condivisione dei valori e la stessa visione dello sport. Dopo aver ottenuto l’affiliazione alla Federazione italiana Pallacanestro (FIP), la squadra è stata rapidamente formata nell’estate del 2017 per partecipare al campionato di Promozione laziale maschile. Dopo essere saliti di categoria, la squadra è ripartita quest’anno partecipando al campionato Dr3 della Fip.

Cricket

Nel 2015 nasce la squadra del Fondi Cricket Club – Atletico Diritti, nella quale giocano ragazzi, principalmente di provenienza pakistana e indiana, che si sono ribellati al caporalato nell’ambito del lavoro agricolo nel Sud pontino. Il cricket diventa qui un linguaggio comune che supera le barriere linguistiche e culturali. Nonostante le difficoltà, come la mancanza di un campo da gioco adeguato nella città di Fondi, la squadra ha continuato a crescere e a partecipare a competizioni regionali. Nel 2018, il Fondi Cricket Club ha vinto il torneo “Infield, Tutti in Campo!” organizzato a Pontinia, portando a casa la coppa e dimostrando il valore dell’impegno e della passione.

Uno sguardo da dentro: l’esperienza di Federico Anastasia

Cosa vuol dire fare sport in carcere? E in che modo le squadre che entrano, per disputare la partita di campionato, vivono questa esperienza? Per cercare di rispondere a queste domande, offrendo un punto di vista interno alla Polisportiva, è sufficiente lasciare spazio alla riflessione di Federico Anastasia. Dirigente, tecnico e in passato giocatore, Federico ha molte qualifiche all’interno di Atletico Diritti, frutto delle sue capacità e competenze. Negli anni la sua presenza ha arricchito e dato slancio a tutte le squadre.

Dopo che si entra in campo e si conoscono i componenti della squadra, si rendono conto spesso di aver riempito il loro pensiero di pregiudizi.

“Faccio parte di Atletico Diritti da anni, e nel tempo ho assunto vari ruoli al suo interno, credendo energicamente nel progetto e nei suoi valori. Per tentare di rispondere a queste domande, bisogna partire da un presupposto: fare sport in carcere significa innanzitutto capire il contesto. Autorizzazioni per l’ingresso, capire qual è il tempo e in quale modo è possibile fare attività, verificare il materiale che può essere portato dall’esterno. Prescrizioni che, in particolare nel carcere femminile di Rebibbia rispetto a Rebibbia Reclusione, sono maggiori. Tuttavia, andando oltre questi aspetti, quando la palla arriva in campo, si ha soltanto un momento di sport sano e ricco di valori. Le squadre che sfidano Atletico, all’inizio, hanno sempre dei timori: se una persona è detenuta, ci sarà un motivo. Però poi, dopo che si entra in campo e si conoscono i componenti della squadra, si rendono conto spesso di aver riempito il loro pensiero di pregiudizi. Ci sono sorrisi, c’è rispetto e c’è condivisione. A tal punto da chiedersi se molte di quelle regole a cui sono sottoposti le detenute e i detenuti abbiano senso. Ovviamente non tutti i soggetti, per causa propria e non, che partecipano a questa esperienza riescono a capire e a vivere il momento nel modo giusto, restando impermeabili, e forse anche indifferenti, a ciò che li circonda. Quindi mi verrebbe da dire a tutti coloro che entrano in carcere, che fanno questa esperienza di sport e di integrazione, di riflettere sull’importanza della loro presenza in quel luogo. Un’opportunità per loro di affrontare i propri pregiudizi, e una fondamentale opportunità per i detenuti e le detenute, di riallacciare il loro rapporto con la comunità esterna. Nella mia esperienza, ho visto la maggior parte delle squadre uscire dal carcere serene, felici dell’esperienza vissuta. Questo aspetto è fondamentale per noi di Atletico Diritti.”

Il nostro futuro

La volontà della società è quella di continuare ad aumentare i tesserati e le discipline, fornendo al maggior numero di persone libere e non, uno spazio di condivisione.

La volontà della società è quella di continuare ad aumentare i tesserati e le discipline, fornendo al maggior numero di persone libere e non, uno spazio di condivisione.
Intesa Sanpaolo, nell’intento di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile SDG nel quadro dell’Agenda 2030, con la propria piattaforma di crowdfunding For Funding a supporto del terzo settore attraverso il programma Formula – Quarta Edizione realizzata in collaborazione con CESVI, ha scelto di coinvolgere l’Associazione Antigone, per la realizzazione del progetto Squadra Dentro: sport e carcere. Il progetto si sostanzia in diverse azioni: all’interno dell’Ipm di Casal del Marmo è stato creato uno Sportello di informazione legale e di accompagnamento al rilascio gestito da Antigone; sempre all’interno dell’IPM di Roma è stato organizzato un Corso per aiuto allenatori per i ragazzi dell’Istituto, realizzato dell’ente Ecos – Europe; nella Casa di solidarietà Don Mario Picchi (Ceis), una comunità che accoglie minori italiani e stranieri, si sta creando una squadra di calcio formata da giovani provenienti da percorsi civili e penali, insieme ad Atletico Diritti.

Se condividi i nostri valori e desideri sostenere il nostro impegno, ti invitiamo a visitare i nostri canali social, il sito www.atleticodiritti.it e a contribuire con una donazione. Anche un piccolo gesto può fare una grande differenza.