Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Castrovillari ‘Rosetta Sisca’

Sezione femminile Casa Circondariale di Castrovillari ‘Rosetta Sisca’

Sezione femminile Casa Circondariale di Castrovillari ‘Rosetta Sisca’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Castrovillari 'Rosetta Sisca'

Indirizzo: via Sergio Cosmai 1, 87012 Castrovillari (CS)
Telefono: 0981 483127
Email: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Castrovillari è composta da sei sezioni maschili e una femminile. Al momento della visita erano presenti in totale 156 persone detenute, di cui 30 donne. I posti regolamentari nel reparto femminile sono 17, a cui si aggiungono i 2 nella sezione nido. Si registra quindi una situazione di sovraffollamento. Tutte le sezioni dell’istituto sono circuiti di Media sicurezza. A livello strutturale, la maggiore criticità si rinviene nell’assenza di docce nei bagni delle camere detentive, nonostante i recenti interventi di ristrutturazione che hanno interessato anche questi spazi. Il Direttore attualmente reggente non è assegnato esclusivamente a questo istituto. Si registra, inoltre, l’assenza di psichiatri e di mediatori culturali.

Struttura

La struttura, entrata in funzione nel 1995, è sostanzialmente in buone condizioni, ben tenuta e pulita. L’istituto è poco collegato alla città. Vi è una sola corsa a cura del trasporto pubblico che arriva in istituto alle 7.30. Una sola corsa, a cura del trasporto pubblico, arriva in istituto alle 7.30. La struttura, entrata in funzione nel 1995, è in buone condizioni. L’edificio è ben tenuto e pulito. La sezione femminile è collocata in una palazzina distinta e articolata su tre livelli.

Spazi detentivi
Al primo piano sono collocate la sezione nido – con due stanze e una ludoteca – e due celle destinate all’isolamento. Al secondo piano vi sono 15 celle detentive. I posti regolamentari nel reparto sono 17, a cui si aggiungono i 2 nella sezione nido.
Tutte le celle visitate erano occupate da due donne, per le quali erano garantiti i 3 mq calpestabili. Le dimensioni delle celle e degli spazi comuni nonché lo stato di manutenzione degli stessi e degli arredi, non differiscono in maniera significativa da quelli delle sezioni maschili. Come per le sezioni maschili, anche nel reparto femminile le celle sono prive di docce, ma in questa sezione sono tutte dotate di bidet. Le celle sono aperte almeno 8 ore al giorno e alle persone detenute sono concesse più di 4 ore d’aria.

Spazi comuni
Al piano terra è presente la sala destinata ai colloqui e un’area verde in cui le detenute incontrano i familiari nei mesi estivi. Al secondo piano, vi è la saletta socialità, due aule destinate alle attività scolastiche (dotate di lavagna lim, banchi e sedie tutti uguali di colore chiaro e ben distanziati grazie alle dimensioni degli spazi), il locale adibito a laboratorio sartoriale e l’infermeria.. La biblioteca di sezione è utilizzata anche come spazio comune (sala lettura, aula studio etc.) e viene gestita dalle persone detenute insieme ai volontari. I libri sono conservati catalogati per area e discipline e custoditi in scaffalature nuove con vetrine. La Direzione e l’Area trattamentale del carcere sono molto attente a sollecitare ed accogliere la vasta offerta di volumi attraverso donazioni di professionisti della cittadina di Castrovillari. Vi sono, inoltre, una sala per il pranzo comune e un locale adibito a parruccheria con ampio spazio WC, attiguo e separato, dotato anche di vasca da bagno. Tutti gli spazi per la socialità visitati sono di grandi dimensioni, ben illuminati dalla luce naturale e arredati in maniera gradevole e più che congrua rispetto alla destinazione d’uso. Il reparto femminile dispone di un proprio cortile per i passeggi – anche se angusto – e di una cappella arredata con manufatti delle donne detenute.

Donne detenute

La sezione femminile ospita solo donne inserite nel circuito di Media sicurezza. Su una capienza regolamentare di 17 posti, al momento della visita erano presenti 30 donne (2 delle quali in isolamento precauzionale covid-19). Di queste, 6 erano di origine straniera. Per quanto riguarda la posizione giuridica, 17 donne erano condannate in via definitiva, 9 giudicabili, 2 appellanti e 2 ricorrenti. Una sola donna detenuta era assegnata al lavoro esterno ex art.21 OP.

Personale

Il direttore incaricato (Dott. Mario Antonio Galati) svolge l’incarico da reggente. Non vi sono vicedirettori. Sono presenti 2 funzionari giuridico-pedagogici sui 3 previsti in pianta organica. Gli agenti della polizia penitenziaria sono 104 su 124 previsti. È, invece, completamente assente la figura del mediatore linguistico e culturale. Fanno ingresso in istituto un cappellano cattolico e un ministro del culto evangelico. Sono poi autorizzati 5 volontari. Il magistrato di sorveglianza entra con regolarità, almeno una volte al mese.

Salute

Nella sezione femminile la presenza di un medico, garantita 24 ore su 24 fino a qualche mese fa, è ora ridotta al turno pomeridiano e notturno. Non esiste la cartella clinica informatizzata. Il servizio di ginecologia è attivo e garantito una volta al mese, mentre non viene erogato quello di ostetricia. Nella sezione femminile non vi è un servizio psichiatrico e uno specialista esterno viene chiamato nei casi di necessità; mentre operano regolarmente due psicologi, di cui uno specialista ex art.80 O.P. Al momento della visita era presente una detenuta con diagnosi psichiatrica.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel corso del 2020 si sono verificati 61 casi di autolesionismo e 5 episodi di tentato suicidio. Una sola persona detenuta è stata sottoposta a isolamento disciplinare.
L’istituto si è dotato di un “Protocollo di prevenzione del rischio suicidario in Istituto” così come richiesto dall’OMS e dal Dap.

Maternità

Il reparto femminile è dotato di una sezione nido – con due camere e una ludoteca – ben arredata, attrezzata e luminosa. Benché si scongiuri l’arrivo di bambini, la ludoteca è spaziosa e provvista di molti giochi: il nido dispone di vestitini e biberon non utilizzati e altro materiale già usato (scaldabiberon, giochi in buone condizioni, etc.). Al momento della nostra visita la struttura era inutilizzata perché non erano presenti donne detenute con prole. Tutti i servizi legati alla maternità vengono attivati con l’ingresso dei bambini in struttura. Nell’istituto operano il progetto “Bambini senza sbarre” e uno sportello d’ascolto per detenute madri che hanno figli all’esterno.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Per le donne detenute sono attivi corsi di scuole elementari, medie e alberghiere. Al momento della rilevazione erano iscritte 15 studentesse. Non sono attivi, invece, corsi professionalizzanti di alcun tipo. Le donne che hanno un’occupazione lavorativa nell’Istituto, sono 9 in totale. Di queste, 8 sono assunte dall’Amministrazione penitenziaria (di cui 3 impiegate nel laboratorio sartoriale interno) e 1 assunta da un datore esterno come addetta alle pulizie degli ambienti interni all’istituto. Durante il periodo della pandemia da Covid-19, nel laboratorio di sartoria della sezione femminile sono state prodotte mascherine destinate anche alla vendita.

Attività ricreative, culturali e sportive

Le donne presenti nell’Istituto vengono coinvolte, dai volontari, in attività teatrali. L’accesso al campo sportivo è garantito settimanalmente perché lo spazio è in condivisione con le sezioni maschili. Avendo la Casa Circondariale reparti femminili e maschili, sono previste occasioni di incontro tra donne e uomini durante i momenti di manifestazioni culturali e/o sportive interne e, su richiesta, vengono concessi colloqui interni.

Contatti con l’esterno

I colloqui – prenotabili via internet o telefonicamente – si svolgono anche il sabato e la domenica, anche in orari pomeridiani. È possibile svolgere videochiamate (tramite Skype o WhatsApp) con i familiari, in sostituzione dei colloqui. Per le donne detenute è previsto un accesso ad Internet per motivi di studio, oltre che per restare in contatto con docenti e tutor.