Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Articolazione per la tutela della salute mentale femminile Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ‘Vittorio Madia’

Articolazione per la tutela della salute mentale femminile Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ‘Vittorio Madia’

Articolazione per la tutela della salute mentale femminile Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ‘Vittorio Madia’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Articolazione per la tutela della salute mentale femminile Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto ‘Vittorio Madia’

Indirizzo: Via V. Madia 31, 98051 Barcellona Pozzo di Gotto (ME)
Telefono: 090 970931
Email: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Tipologia: ATSM femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: urbana

Aspetti identificativi e problematiche generali

La Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, OPG fino al 2017, ospita al suo interno una sezione penale maschile, una Casa di Lavoro maschile e un’Articolazione per la tutela della salute mentale (ATSM) sia maschile che femminile. Si tratta dell’unico ATSM della Sicilia e del più grande d’Italia.
Al momento della visita, l’istituto ospitava complessivamente 201 persone, di cui 7 donne nell’ATSM femminile. Gli ambienti sono ampi e luminosi e non mancano gli spazi verdi.
Viene segnalata il frequente trasferimento in ATSM di persone che non presentano condizioni di salute mentale particolarmente preoccupanti, ma che sono conflittuali e di difficile gestione. Ciò rende la vita all’interno dell’articolazione sanitaria, a regime aperto e orientato alla cura, molto complicata. Si lamenta anche la mancanza di risorse sanitarie adeguate, in grado di garantire un’effettiva presa in carico dei pazienti psichiatrici.
Ulteriore criticità riscontrata è l’assenza di attività ricreative, culturali e sportive per le persone detenute nella sezione ATSM femminile.

Struttura

L’edificio, la cui costruzione risale ai primi anni del 1900, nasce come manicomio criminale per persone autrici di reato affette da patologia psichiatrica. Successivamente diviene Sspedale psichiatrico giudiziario. Dal 2017 è una Casa Circondariale.
L’istituto è collocato in una zona urbana e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Si tratta di una struttura con otto padiglioni di due livelli paralleli e simmetrici rispetto a un cortile centrale porticato – più altri edifici per lavanderia, ristorazione e uffici. Tra i diversi padiglioni, due sono destinati all’Articolazione per la tutela e la salute mentale (ATSM, rispettivamente femminile il 7° e maschile l’8°). Gli interni sono ricoperti di piastrelle, cosa che ricorda più un ospedale che un carcere, ma che pone alcuni problemi di sicurezza, legati in particolare alla specificità dell’utenza.

Spazi detentivi
L’Articolazione per la tutela della salute mentale femminile ha 12 posti ed è in ottime condizioni. Le celle sono doppie, ampie (sono rispettati i 3 mq calpestabili per persona) e con finestre grandi, arieggiate e luminose. Risultano complessivamente in buone condizioni. Le celle presentano un bagno collocato in ambiente separato, dotato di bidet e docce. L’acqua calda e il riscaldamento sono presenti in tutte le celle. Nell’ATSM femminile vige il regime con celle aperte dalla mattina alla sera (più di 8 ore). Le donne detenute hanno accesso a più di 4 ore d’aria al giorno, tuttavia, non possono spostarsi liberamente fuori la sezione e non viene applicata la “sorveglianza dinamica”.

Spazi comuni
Nell’ATSM femminile è presente una sala della socialità sufficientemente ampia e complessivamente più attrezzata di quelle delle sezioni maschili. L’arredo è scarno (tavoli e sedie), ma è provvisto di una cyclette, un calcio balilla, un televisore e delle attrezzature da Karaoke. Sono inoltre presenti nella sezione un’aula per l’attività scolastica e una cucina per fini didattici e laboratoriali. Lo spazio comune esterno risulta adeguato e sufficientemente curato, con alberature di alberi da frutto. E’ presente un arredo fisso in muratura ed una struttura in acciaio per garantire l’ombra.

Donne detenute

Al momento della visita nell’ATSM femminile le donne presenti erano 7, di cui 2 straniere. Non vi erano donne in semilibertà né in art. 21 OP.

Personale

La Direttrice, Dott.ssa Romina Taiani, è incaricata solo presso questo istituto e non è affiancata da un vicedirettore. Il numero di funzionari giuridico-pedagogici presenti corrisponde a quello previsto in pianta organica ed è pari a 6. Le unità di Polizia penitenziaria previste in pianta organica sono 166 mentre quelle effettivamente presenti al momento della visita erano 140. Nell’istituto non è presente un ministro di culto diverso dal cappellano cattolico, non vi sono mediatori culturali ministeriali e non è definito il numero dei volontari che vi operano.

Salute

In istituto è presente un medico 24 ore su 24, gli psichiatri per 38 ore settimanali, gli psicologi per 36 ore settimanali. E’ presente un solo terapista della riabilitazione psichiatrica, nessun terapista occupazionale e nessun operatore socio sanitario (OSS) specificamente dedicato. Nella sezione femminile sono presenti sia il servizio di ginecologia che di ostetricia, su richiesta.
In riferimento alla salute mentale, al momento della visita è stato riferito che tutte le persone presenti in ATSM assumevano regolarmente sedativi o ipnotici e stabilizzanti dell’umore, antipsicotici, antidepressivi. Le persone sono inviate nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto da altri istituti della regione e da fuori regione, in osservazione psichiatrica o per patologie sopravvenute. La gestione però, a detta degli operatori, è molto problematica per una serie di ragioni. Anzitutto l’utenza è disomogenea, nel senso che sono presenti persone con gravi disturbi, per le quali il carcere non è una soluzione indicata; persone che sono state inviate in un momento di acuzie, ma che hanno superato quella fase; persone che non presentano condizioni di salute mentale particolarmente preoccupanti, ma che sono conflittuali e di difficile gestione e che rendono la vita all’interno dell’ATSM femminile (a regime aperto e orientata alla cura) molto complicata. A detta degli operatori, in queste condizioni è difficile garantire interventi ulteriori rispetto a quelli farmacologici.
Si lamenta infine che anche le risorse disponibili andrebbero organizzate diversamente. In ATSM il servizio psichiatrico è garantito in maniera ambulatoriale: viene ogni giorno uno specialista diverso, per cui i pazienti non hanno un medico di riferimento, si vedono spesso cambiata la cura e faticano ad instaurare un rapporto di fiducia. Da tempo si attende la definizione di un protocollo operativo tra carcere e ASP che definisca tutti questi aspetti. Relativamente ai TSO viene riferito che nel 2021 non ne sono stati effettuati, ma ne sono stati richiesti diversi. Ciò che prevalentemente si verifica è che il paziente, che rifiutava di assumere la terapia in istituto, la assume, o in alcuni casi dichiara di essere disponibile a farlo, all’SPDC, facendo così venir meno il presupposto del TSO.

Eventi critici e sistema disciplinare

I casi di autolesionismo registrati nell’ATSM femminile nel corso del 2021 sono stati 20. Il 10 aprile 2022 una donna di 36 anni di nazionalità romena si è tolta la vita, impiccandosi ad un albero del cortile interno con un pantalone elastico durante l’ora d’aria.
Nel 2021 non è stato effettuato nessun isolamento disciplinare.

Maternità

L’istituto non è dotato di strutture specifiche per detenute madri con prole al seguito, pertanto, non sono presenti i servizi appositi per minori. Tuttavia è presente la ludoteca disponibile per tutti i detenuti e le detenute per incontrare i figli e le figlie.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Non sono previsti corsi scolastici o di formazione. Nessuna donna al momento della visita lavorava, tuttavia è stato riferito che, quando ne fanno richiesta, possono lavorare nel loro reparto.

Attività ricreative, culturali e sportive previste in istituto

Non sono previste attività ricreative, culturali e sportivi. La sala socialità è però provvista di una cyclette, un calcio balilla e delle attrezzature da Karaoke. Vi è poi una cucina per fini didattici e laboratoriali. Non sono previste attività che vedano coinvolti donne e uomini insieme.

Contatti con l’esterno

Nell’istituto si svolgono colloqui in orari pomeridiani. È possibile prenotare il colloquio di persona, per telefono e via internet. Le videochiamate sono sostitutive dei colloqui in presenza.
Attualmente il regime delle telefonate, parrebbe essere quello precedente alla pandemia (1 telefonata a settimana) con dei correttivi ove ve ne sia la necessità.