Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Istituto Penale per Minorenni di Roma Casal Del Marmo

Istituto Penale per Minorenni di Roma Casal Del Marmo

Istituto Penale per Minorenni di Roma Casal Del Marmo

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Istituto Penale per Minorenni di Roma Casal Del Marmo

Indirizzo: Via G. Barellai 140, 00135 Roma
Telefono: 06 303301
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: Istituto Penale per Minorenni maschile e femminile
Dislocazione: urbana

Aspetti identificativi e problematiche

L’IPM di Casal del Marmo è uno dei due istituti minorili presenti in Italia ad ospitare sia ragazzi che ragazze detenute. Al momento della visita, l’IPM accoglieva complessivamente 50 persone, di cui 43 maschi e 7 femmine. Si riscontra in generale un aumento delle presenze rispetto al periodo Covid, causato sia dalla fine dell’emergenza sanitaria sia per far fronte a problematiche emerse in altri IPM. Per quanto riguarda il reparto femminile, l’incremento delle presenze è in larga parte dovuto alla momentanea sospensione dell’accoglienza di ragazze all’interno dell’istituto di Nisida.
A causa della ristrutturazione delle palazzine detentive maschili, dal 2021 la palazzina femminile ospita al suo interno anche i ragazzi minori (le femmine al piano terra e i maschi al primo piano). Una volta terminati i lavori, le ragazze saranno probabilmente trasferite nell’area ristrutturata. Gli ambienti della sezione femminile sono curati e in buone condizioni strutturali.
Tutte le ragazze sono inserite in percorsi scolastici e svolgono alcune attività ricreativa. In generale, si riscontra la volontà da parte degli operatori di dar vita a percorsi formativi individualizzati e in grado di offrire opportunità all’esterno, con l’attivazione di tirocini e borse studio, in previsione anche di eventuali assunzioni. A causa del numero ridotto e delle permanenze brevi, risulta però più difficile offrire tali opportunità alle ragazze. Si segnala infine l’assenza di una Direzione incaricata solo per l’IPM e la carenza di personale amministrativo, necessario per tutto ciò che riguarda gli acquisti e la progettualità dell’istituto.

Struttura

Sebbene tecnicamente all’interno dell’area urbana, la zona di Casal del Marmo si trova al confine nord ovest della città di Roma in un’area piuttosto isolata. L’IPM è raggiungibile con il trasporto pubblico locale (autobus 911 e 916 e treno fermata Ospedale San Filippo Neri). L’istituto è stato progettato e costruito negli anni ‘60 ed è in funzione dal 1971. Su un grande prato sorgono alcune palazzine basse, tendenzialmente di due piani. Tre di esse sono destinate agli ambienti detentivi, due maschili (una per giovani adulti e una per minorenni) e una femminile (senza distinzioni di età viste le poche presenze). A inizio 2023, la palazzina dei giovani adulti è stata chiusa per interventi di rifacimento strutturale ed essi sono stati trasferiti in un’altra palazzina, nel frattempo ristrutturata e ammodernata. Per consentire tale rotazione, i minori e le ragazze sono ospitati in un’unica palazzina, con le femmine al piano terra e i maschi al primo piano. Una volta terminati i lavori, le ragazze saranno probabilmente trasferite nell’area ristrutturata e la palazzina che attualmente le ospita (l’edificio in condizioni migliori che non necessita interventi di ristrutturazione) diventerebbe esclusivamente ad uso dei ragazzi minorenni. Si tornerà così al normale assetto a tre palazzine. Il complesso ospita poi una quarta palazzina, chiusa da diversi anni in quanto considerata inagibile. Vi è da tempo era un progetto per utilizzarla per la custodia attenuata, ma servirebbero ingenti interventi di ristrutturazione e per ora non vi è nessuna notizia al riguardo. L’istituto ha ospitato fino al 2003 anche il CPA (Centro di prima accoglienza) femminile, trasferito poi in Via Virginia Agnelli nel quartiere Portuense. Essendo dotato di spazi e servizi più appropriati, non si esclude che il CPA femminile possa in futuro ritornare all’interno del complesso di Casal del Marmo.

Spazi detentivi
A causa della ristrutturazione delle palazzine detentive maschili, dal 2021 la palazzina femminile ospita al suo interno anche i ragazzi minori (le femmine al piano terra e i maschi al primo piano). Non vi è alcuna interazione tra di loro. Il reparto femminile è composto da una stanza per l’isolamento sanitario e da due stanze ordinarie, da tre posti ognuna. La capienza massima della sezione è di 7 posti, tutti occupati al momento della visita. La stanza visitata è arredata da tre letti, alcuni armadietti, un piccolo tavolino con sedia e una televisione. Nonostante l’ambiente sia di per sé luminoso, le ragazze tengono spesso gli scuri chiusi in quanto la stanza affaccia sul giardino dove i ragazzi minori svolgono l’ora d’aria. Per mantenere la loro privacy, sono quindi costrette ad avere un ambiente poco luminoso. In fondo alla stanza vi è un bagno, diviso a sua volta in due ambienti, uno con bidet e doccia e l’altro con wc e lavandino. Sono presenti mensole per appoggiare i prodotti per l’igiene personale.

Spazi comuni
Il piano terra della palazzina femminile ospita al suo interno una piccola lavanderia e un unico ambiente utilizzato per tutte le attività delle ragazze. La sala polivalente viene usata come mensa, aula scolastica e stanza per la socialità. L’ambiente esterno utilizzato dalle ragazze è un campo da basket con annesso un piccolo gazebo. Oltre alle palazzine detentive, ve ne è una dedicata alle attività con annessa una piccola chiesa. All’interno della “palazzina attività” vi è un teatro, due piccoli laboratori, un lungo corridoio con le aule scolastiche, un’aula informatica con 10 postazioni pc (inutilizzata a causa del mancato aggiornamento dei dispositivi) e la biblioteca. E’ poi presente una palestra con sala fitness, al momento della visita chiusa per il rifacimento dei pavimenti. Tranne per gli ambienti per le attività sportive, gli altri spazi della palazzina sono ad uso quasi esclusivo dei ragazzi. Le ragazze utilizzano principalmente la sala polivalente interna alla sezione e, solo in via eccezionale, gli ambienti della palazzina attività. E’ presente in istituto un campo da calcio, anch’esso utilizzato solo dai maschi, e un campo da basket, utilizzato come passeggio delle ragazze.

Ragazze detenute

Al momento della visita, le persone detenute erano 50, di cui 43 maschi e 7 femmine. Di queste, 4 erano minori e 3 giovani adulte. Le ragazze straniere erano 4, tutte di etnia rom. Rispetto all’ultimo periodo, le presenze a Casal del Marmo sono complessivamente tornate a crescere, sia per la fine dell’emergenza sanitaria sia in risposta a problematiche riscontrate in altri istituti. L’IPM di Nisida ha in via temporanea sospeso l’accoglienza di ragazze detenute che, a inizio 2023, risultano tutte destinate negli istituti di Roma e Pontremoli. Per tale ragione Casal del Marmo ospita attualmente un numero di ragazze superiore alla media. In alcuni periodi l’istituto ha ospitato anche un’unica ragazza. Al momento della visita non erano presenti ragazze autorizzate al lavoro all’esterno ex art. 21 OP.

Personale

La Direttrice è la Dott.ssa Maria Teresa Iuliani, incaricata nell’istituto di Grosseto e in prestito alla Giustizia Minorile per sopperire alla carenza di dirigenti interni. E’ presente a Casal del Marmo circa tre giorni alla settimana. L’incarico dovrebbe terminare a breve con l’entrata in servizio dei nuovi dirigenti, vincitori del concorso effettuato nel 2021. Si presume che uno di essi verrà assegnato a Casal del Marmo, ma non ve n’è certezza vista la grande carenza e il numero ridotto di personale selezionato. Al momento della visita, erano 8 i funzionari giuridico-pedagogici presenti, a fronte di una pianta organica di 13. All’evidente sotto organico, si aggiunge il fatto che degli 8 funzionari solo 4 seguono i ragazzi e le ragazze presenti. L’altra metà è costituita da due funzionari in smart working, uno in part time e dalla capo area che svolge funzioni più di carattere organizzativo. La stessa ricopre le funzioni di vicedirettrice. Oltre ai funzionari di ruolo, l’area trattamentale è supportata da un’educatrice ex art. 80 OP. Anche la Polizia penitenziaria è presente in numero minore rispetto a quanto previsto in pianta organica. Oltre alla carenza numerica, si segnala come criticità il frequente turnover degli agenti e l’assegnazione in istituto di personale prima impegnato nel sistema per adulti, quindi non sempre propriamente formato per lavorare con ragazzi/e. Viene inoltre riferita una grande carenza di personale amministrativo. Tra persone in smart working, distaccamenti e prossimi pensionamenti l’area amministrativa è in forte sofferenza e con essa tutto ciò che comporta investimenti, acquisti e progettualità dell’istituto. Nonostante l’elevata presenza di ragazzi/e di origine straniera, al momento della visita non era presente nessun mediatore culturale fisso. Entro la prima metà del 2023 dovrebbe uscire un bando per l’assunzione di mediatori – sia sociali che culturali – per i quali si pensa di aumentare la durata dei contratti a 3 anni, in modo da prevedere interventi più efficaci e strutturati.

Salute

La palazzina che ospita gli uffici del personale e la mensa ha al suo interno anche una piccola infermeria, dotata di laboratorio dentistico. Il medico è presente dal lunedì al sabato, mattina e pomeriggio, mentre la domenica solo la mattina. Il servizio infermieristico è invece garantito 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. In caso di necessità in orari notturni, si fa riferimento alla guardia medica del San Filippo Neri, ospedale a meno di due chilometri di distanza. Per quanto riguarda gli specialisti, il dentista si reca in istituto una volta alla settimana mentre una delle dottoresse è ginecologa e quindi visita con regolarità le ragazze presenti. Lo psichiatra accede una volta alla settimana, mentre vi sono tre psicologici che si alternano garantendo la presenza tutti i giorni, sia mattina che pomeriggio. L’intervento degli psicologi, oltre al colloquio di primo ingresso, prevede per tutti i ragazzi un monitoraggio periodico e per coloro che ne hanno bisogno una presa in carico maggiore, con almeno un incontro a settimana. Al momento della visita non vi era nessuna ragazza con un disagio psichico rilevante.

Eventi critici e sistema disciplinare

Non viene riferito nessun evento critico tra le ragazze. Nella sezione femminile vi è un clima sereno, essendo molto ridotto il numero delle presenze. Le uniche sanzioni disposte sono al massimo dei richiami. L’istituto adotta un protocollo per il rischio suicidario. Al momento dell’arrivo, il protocollo prevede un intervento diviso in tre parti, ognuna della quale prevede la compilazione di una scheda: la prima in matricola, la seconda al termine del colloquio di primo ingresso con gli operatori dell’area educativa e la terza al termine del colloquio con lo psicologo. Le tre schede vengono poi messe insieme e valutate complessivamente. Se da tale valutazione emerge un possibile rischio suicidario, viene disposto un regime di sorveglianza. Nel caso in cui non sia possibile immediatamente unire le tre schede, ad esempio per mancanza dello specialista psicologo, il/la ragazzo/a viene momentaneamente posto sotto sorveglianza precauzionale in attesa di valutazione.

Maternità

Al momento della visita non erano presenti ragazze detenute con figli al seguito. Nel 2022 vi è stata per un periodo una ragazza con un bambino, ma accade assai di rado. Qualora vi fosse la necessità, un pediatra si reca in istituto. Delle 7 ragazze presenti al momento della visita, due erano madri. Una ragazza aveva un bambino di 3 mesi e stava pertanto provando a chiedere il differimento della pena, mentre l’altra aveva due figli grandi ed era in procinto di richiedere la conversione della misura detentiva in arresti domiciliari.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Fino ai 16 anni le attività scolastiche sono obbligatorie. Si prova comunque a farle frequentare anche ai ragazzi più grandi che non hanno il diploma di terza media. I corsi scolastici erogati sono l’alfabetizzazione, la scuola media, il biennio superiore e il biennio della scuola alberghiera. Sono erogati separatamente per i ragazzi e le ragazze. Di queste, al momento della visita, quattro seguivano il corso di alfabetizzazione, una il biennio superiore, una il IV anno alberghiero da privatista e una era iscritta alla triennale in psicologia dell’università telematica de La Sapienza. Per quanto riguarda la formazione professionale, vista la breve permanenza media, è difficile organizzare corsi professionalizzanti veri e propri. Come in altri IPM, si svolgono dunque soltanto dei corsi in grado di rilasciare degli attestati di competenza. Per i maschi al momento della visita i corsi attivi erano in falegnameria e lavorazione dei metalli, mentre si erano da poco conclusi in parruccheria e giardinaggio. Non erano previste attività lavorative o di formazione analoghe per le ragazze, visti i numeri bassi e le permanenze brevi. Alla fine di marzo, l’associazione FuoriRiga, che gestisce la biblioteca dell’IPM, inizierà un corso di scrittura creativa, articolato in 6 sessioni, destinato alle ragazze e finanziato dall’8×1000 della Tavola Valdese. La stessa associazione, inoltre, ha assegnato due borse lavoro di 300 ore a due ragazzi. Per quanto riguarda il lavoro interno, sia i ragazzi che le ragazze turnano nelle lavorazioni in modo da percepire piccole somme di denaro. Le ragazze nello specifico si occupano della consegna della spesa in tutte le palazzine detentive.

Attività ricreative, culturali e sportive

Le attività ricreative per le ragazze sono un laboratorio di arti decorative e uno di musica rap, mentre i corsi sportivi sono zumba e hip hop. Le uniche attività svolte tutti insieme (maschi e femmine), oltre in occasione delle festività, sono il cineforum ed alcuni eventi formativi organizzati all’esterno per chi beneficia di permessi premio. E’ stato ad esempio organizzato un progetto in convenzione con la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma che ha previsto una visita del museo e dei laboratori.

Contatti con l’esterno

I colloqui con i familiari sono 8 al mese. Per le ragazze i giorni di colloquio sono il martedì e il giovedì. E’ possibile organizzare colloqui durante il week end, di solito di durata superiore ad un’ora. E’ possibile effettuare 2 / 3 videochiamate a settimana della durata di circa 30 minuti. Esse vengono svolte tramite 5 tablet forniti all’istituto durante il Covid. Ogni ragazzo/a effettua solitamente 2 telefonate a settimana, a cui si aggiungono in alcuni casi altre telefonate straordinarie. E’ possibile ricevere 20kg di prodotti dall’esterno, divisi in massimo 4 pacchi. Non vi è un luogo per i colloqui all’esterno.