Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Trento – ‘Spini di Gardolo’

Sezione femminile Casa Circondariale di Trento – ‘Spini di Gardolo’

Sezione femminile Casa Circondariale di Trento – ‘Spini di Gardolo’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Trento - ‘Spini di Gardolo’

Indirizzo: Via Cesare Beccaria 13, 38100 Trento
Telefono: 0461 969101
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: Sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Trento ‘Spini di Gardolo’ è un istituto maschile con al suo interno una sezione femminile. A fronte di una capienza regolamentare di 419 posti, al momento della visita le persone detenute erano 303. Di queste, 36 erano donne.
Da un punto di vista strutturale l’istituto si presenta in buone condizioni, vista la sua recente edificazione. La principale problematica dell’istituto riguarda senza dubbio la carenza di personale educativo, con solo due funzionari giuridico-pedagogici sugli otto previsti in pianta organica. A fronte di un’alta presenza di persone straniere (quasi il 45% nella sezione femminile e il 66% dell’intero istituto) non viene inoltre rilevata la presenza di mediatori culturali.
Altra grande carenza è rappresentata dalla scarsità di attività ricreative, culturali e sportive offerte nella sezione femminile. Scarse anche le opportunità lavorative, mentre quelle professionalizzanti dovrebbero essere a breve incrementate.

Struttura

L’istituto si colloca in zona extra-urbana, con collegamenti autobus frequenti e sistematici. La struttura versa in buone condizioni, essendo di recente costruzione (2010). L’istituto è dotato di un sistema automatizzato che risponde a livelli gerarchici col quale si sta sperimentando una nuova forma di sorveglianza, che consente di ridurre al minimo la presenza degli agenti nelle sezioni detentive. Oltre agli uffici adibiti a funzioni amministrative, la struttura è composta da tre edifici: uno più piccolo per i semiliberi, uno per le sezioni maschili e uno in cui è stata ubicata la sezione femminile.

Spazi detentivi
La sezione femminile è suddivisa in due piani ma, dato il contenuto numero di detenute, solo il primo è occupato. Ogni cella è dotata di scuri alle finestre, bagno con doccia in ambiente separato e un piano cottura per la preparazione autonoma dei pasti. Vi è disponibilità costante di acqua calda e il riscaldamento è funzionante. Nella sezione le celle restano aperte almeno 8 ore al giorno e alle persone detenute vengono concesse dalle 2 alle 4 ore d’aria.

Spazi comuni
La sezione femminile si compone di ambienti ampi e luminosi. Al piano terra della sezione femminile vi sono le sale socialità, la sala didattica, la biblioteca, la cappella, gli ambienti adibiti alle attività laboratoriali, il teatro, la matricola, gli altri uffici della Polizia penitenziaria e l’infermeria. Ogni piano ha un piccolo ambulatorio e ogni sezione ha una piccola sala per la socialità, una lavanderia e uno spazio per le telefonate (con scheda prepagata). I piani presentano una rotonda centrale che consente di avere una visuale completa delle sezioni. Al suo interno sono presenti un monitor per sezione e un ulteriore monitor da cui è possibile controllare l’apertura e la chiusura di tutte le porte del piano. È inoltre presente un interfono per poter comunicare con le celle.

Donne detenute

Al momento della rilevazione erano presenti in istituto 36 donne, Di queste, 16 erano di origine straniera e 20 italiane. Vi era una donna in regime di semilibertà e due donne autorizzate al lavoro all’esterno ex. art 21 OP. Le sezioni sono tutte di Media sicurezza e regime comune.

Personale

La Direttrice, incaricata anche in altro istituto, è la Dott.ssa Anna Rita Nuzzaci. Il numero di funzionari giuridico-pedagogici presenti era di 2 a fronte degli 8 previsti in pianta organica. Le unità di Polizia penitenziaria effettive sono 184, a fronte delle 227 previste. Oltre al cappellano di culto cattolico, fanno ingresso in istituto i ministri di culto per le persone di fede islamica, Testimoni di Geova, Chiese di Dio in Italia e Ortodossi. Non è presente un mediatore linguistico-culturale.

Salute

Rispetto al personale dell’area sanitaria è presente in istituto un medico h24, 1 psichiatra presente tutti i giorni, 2 psicologi di azienda sanitaria presenti dal lunedì al sabato (per prevenzione del rischio suicidario e accoglienza nuovi giunti), 3 esperte ex art. 80 OP e 2 TeRP (tecnico della riabilitazione psichiatrica) part-time. La ginecologa entra su richiesta del medico. Non è previsto il servizio di ostetricia.
A dicembre 2022 risultavano 10 donne tossicodipendenti in trattamento all’interno dell’istituto. Non si registrino diagnosi psichiatriche conclamate.

Eventi critici e sistema disciplinare

Si segnala nell’ultimo periodo un significativo aumento dell’aggressività e situazioni altamente conflittuali tra le donne detenute. Al momento della rilevazione non erano presenti donne in isolamento disciplinare (strumento che comunque viene utilizzato soltanto in caso estremi e di emergenza). L’istituto è dotato di un Protocollo di prevenzione del rischio suicidario così come richiesto dall’OMS e dal Dap.

Maternità

All’interno dell’istituto è presente un’infermeria e una sezione nido (al momento della rilevazione non c’erano donne con bambini), dove di norma le madri detenute permangono per qualche giorno in attesa di essere trasferite nell’ICAM competente. Nell’eventualità di donne con figli a seguito vengono attivati servizi di volontariato che facciano uscire i bambini.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Le attività scolastiche previste al momento della rilevazione erano un corso di alfabetizzazione, un corso di scuola media. uno di superiore e il Polo universitario (1 donna risulta iscritta alla facoltà di filosofia). Era presente una donna in regime di semilibertà e 2 in art. 21 che lavoravano alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria. Rispetto alla formazione professionale, era attivo un corso di lavanderia e un corso per parrucchiera. Sono in attesa di essere riattivati un corso di formazione con gettone di presenza di agricoltura biologica e floricoltura (finanziato dalla Cassa Delle Ammende e dalla Regione Autonoma di Trento) e un corso di sartoria (previsto in primavera).

Attività ricreative, culturali e sportive

La principale attività sportiva svolta dalle donne è il corso di zumba. E’ inoltre garantito l’accesso settimanale in palestra. Non sono state rilevate altre attività culturali e ricreative.

Contatti con l’esterno

In istituto si possono svolgere i colloqui tutti i giorni compreso il sabato, ma non la domenica. Sono previsti turni di colloquio anche in orari pomeridiani. Le videochiamate vengono effettuate tramite Whatsapp e sono sostitutive dei colloqui in presenza (anche se la durata è inferiore (tra i 15 e i 30 minuti). Oltre tre quarti delle persone detenute effettuano telefonate straordinarie.