Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Avellino ‘Antimo Graziano Bellizzi’

Sezione femminile Casa Circondariale di Avellino ‘Antimo Graziano Bellizzi’

Sezione femminile Casa Circondariale di Avellino ‘Antimo Graziano Bellizzi’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Avellino ‘Antimo Graziano Bellizzi’

Indirizzo: Contrada Sant’Oronzo 1, 83100 Avellino
Telefono: 0825 73014
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Avellino è composta da dieci sezioni, di cui nove maschili e una sola femminile. Al momento della visita erano presenti 517 persone detenute. Le donne erano 20, tutte in regime comune. L’assistenza sanitaria rappresenta probabilmente la principale criticità dell’istituto. Vi è grande carenza di personale specialistico, in primis per quanto riguarda la salute mentale. Lo psichiatra si reca in istituto in media solo una volta al mese. Inoltre, le persone in carico al SerD non svolgono alcun tipo di terapia se non farmacologica. Nonostante siano state effettuate importanti ristrutturazioni, l’istituto necessita ancora di alcuni interventi. Dovrebbe nel corso del 2023 essere inaugurato un campo da calcio, al quale non si sa se potranno accedere anche le donne detenute. Sono oggi carenti le attività ricreative nella sezione femminile. Assenti del tutto quelle professionalizzanti, sia per le donne che per gli uomini.

Struttura

La Casa Circondariale di Avellino, costruita negli anni ‘70 e aperta nel 1984, presenta alcune aree attualmente interessate da interventi di ristrutturazione. La sezione femminile è collocata nel nuovo padiglione e si articola su due piani. Non presenta particolari criticità strutturali. L’istituto è facilmente raggiungibile con una linea del trasporto urbano. Si segnala che la città di Avellino è raggiungibile esclusivamente in autobus, perché la stazione ferroviaria è sostanzialmente dismessa.

Spazi detentivi
Al piano superiore della sezione femminile si trovano la cucina e l’area detentiva. Le celle non presentano differenze strutturali rispetto alle celle delle sezioni maschili, ma il numero di persone per stanza è inferiore nella sezione femminile rispetto a quelle maschili. Ogni cella ospita in media 4 o 5 donne. Il wc è in ambiente separato, non sempre vi sono le docce ma è presente in bidet. La fornitura di acqua calda non è garantita durante tutta la giornata e le stanze sono scarsamente illuminate di sera. Il riscaldamento risulta funzionante. Tutte le celle restano aperte almeno 8 ore al giorno e alle persone detenute vengono garantite 4 ore d’aria.

Spazi comuni
Al primo piano si trovano la sartoria, la scuola e lo spazio esterno per il passeggio. Al primo piano della sezione femminile c’è un’aula dedicata alle attività scolastiche, ma non è presente una biblioteca di sezione. La saletta socialità è una stanza sufficientemente spaziosa, arredata con sedie, tavoli, un televisore e/o un biliardino. Gli spazi esterni sono costituiti da cortili spogli. In alcuni di essi sono presenti aiuole o orticelli. Nella primavera del 2023 dovrebbe essere prevista l’inaugurazione del campo da calcio.

Donne detenute

Al momento della nostra visita erano presenti 20 donne a fronte di una capienza di 30 posti regolamentari. Delle donne attualmente detenute, tutte comuni: 6 sono cittadine straniere (30%) e 16 hanno ricevuto condanna definitiva (80%). Non vi erano donne in semilibertà o autorizzate al lavoro all’esterno ex art. 21 OP.

Personale

La Direttrice, incaricata solo in questo istituto, è la Dott.ssa Concetta Felaco coadiuvata da un vicedirettore. I funzionari giuridico pedagogici presenti erano 8, come previsti in pianta organica. Gli agenti della Polizia penitenziaria presenti erano 288 sulle 297 unità previste. Operano 2 mediatori culturali ministeriali. Il Magistrato di sorveglianza entra in istituto almeno una volta alla settimana. Fanno regolarmente ingresso, oltre al cappellano cattolico, un ministro di culto per i Cristiani Evangelici e i Testimoni di Geova. Sono autorizzati a svolgere attività con la popolazione detenuta 40 volontari ex art.17 OP.

Salute

È presente un medico 24 ore su 24. Entrano regolarmente in istituto i seguenti specialisti: infettivologo, ortopedico, cardiologo, dermatologo, gastroenterologo, oculista, pneumologo e dentista. Non vengono erogati servizi sanitari specifici per le donne, quali la ginecologia e l’ostetrica. L’assistenza sanitaria rappresenta un nodo critico. Risulta complicato accedere a visite specialistiche, ad eccezione di quelle odontoiatriche. Pertanto, il peso della gestione delle problematiche di salute è scaricato interamente sui medici di guardia e non vi è un’effettiva presa in carico della persona detenuta dal punto di vista sanitario. Anche l’assistenza psichiatrica e psicologica è insufficiente. Si segnala la mancanza di psichiatri rispetto al fabbisogno della struttura. Infatti, lo specialista si reca in istituto mediamente una volta al mese. Le persone detenute in carico al SerD non svolgono alcun tipo di terapia riabilitativa, oltre a quella farmacologica. Non è definito il numero delle donne affette da diagnosi psichiatrica grave, né il numero delle donne che assumono psicofarmaci.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel 2022 non sono stati emessi provvedimenti di isolamento disciplinare nei confronti di donne detenute e non viene segnalato alcun evento critico particolare. Esiste un “Protocollo di prevenzione del rischio suicidario in istituto” così come richiesto dall’OMS e dal Dap.

Maternità

L’istituto non ospita madri detenute e per questo non sono previsti né gli spazi né i servizi adibiti a tale scopo. Il vicino ICAM di Lauro assolve a tale funzione. Si tratta ufficialmente di una sezione distaccata della Casa Circondariale di Avellino, con cui condivide la direzione.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Al momento della visita le donne coinvolte in corsi scolastici erano 12. Lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria 15 donne, mentre non ve n’è nessuna impiegata da datori di lavoro esterni. Non sono previsti corsi di formazione professionale, né nella sezione femminile né in quella maschile.

Attività ricreative, culturali e sportive

Nelle sezioni maschili dell’istituto si svolgono un corso di tennis tavolo, un corso per arbitri e alcune partite di calcetto in programma, mentre non sono state rilevate le attività offerte nella sezione femminile.

Contatti con l’esterno

I colloqui possono essere svolti anche il sabato, ma non la domenica. Non sono previsti inoltre colloqui in orari pomeridiani. La prenotazione avviene sia telefonicamente che di persona. E’ possibile effettuare videochiamate, sostitutive dei colloqui in presenza. Al momento della visita, tra un quarto e la metà della popolazione detenuta effettuava telefonate straordinarie rispetto a quanto previsto dal regolamento di esecuzione (una alla settimana).