Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Civitavecchia ‘Nuovo Complesso’

Sezione femminile Casa Circondariale di Civitavecchia ‘Nuovo Complesso’

Sezione femminile Casa Circondariale di Civitavecchia ‘Nuovo Complesso’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Civitavecchia ‘Nuovo Complesso’

Indirizzo: Via Aurelia nord km 79.500, SNC, 00053 Civitavecchia (RM)
Telefono: 0766 560411
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Civitavecchia è composta da una sezione maschile e una femminile, con al suo interno un’Articolazione per la tutela della salute mentale (ATSM), con tre posti. Al momento della visita l’istituto ospitava complessivamente 447 persone, di cui 27 donne. L’intero istituto è caratterizzato da una cronica condizione di sovraffollamento, che interessa anche la sezione femminile avendo una capienza regolamentare di 15 posti. L’istituto presenta un’alta percentuale di persone detenute straniere, soprattutto tra le donne (il 74% del totale). Questo è dovuto al fatto che, data la vicinanza, il Nuovo Complesso di Civitavecchia viene utilizzato come luogo di destinazione delle persone fermate all’aeroporto di Fiumicino.

Struttura

Costruito negli anni ‘80 e inaugurato nel 1992, il Nuovo Complesso di Civitavecchia ospita una sezione maschile e una sezione femminile in una palazzina separata. L’istituto è isolato da qualsiasi contesto urbano. L’unico collegamento pubblico esistente è un autobus che dalla stazione centrale porta al piazzale sottostante all’istituto. Passa all’incirca ogni due ore e mezza e in tutta la giornata ce ne sono solo 5.

Spazi detentivi
La sezione femminile è suddivisa in 2 piani: al primo sono presenti 2 stanze per l’osservazione psichiatrica e 2 stanze per le nuove giunte. Al secondo piano la sezione comune è composta da 15 stanze, concepite per uso singolo ma attualmente usate come doppie.
A differenza di quelle nella sezione maschile, le celle della palazzina femminile sono tutte dotate di doccia, anche se un problema comune nell’istituto è la carenza di acqua calda che in alcuni casi non riesce a raggiungere le docce, soprattutto quelle situate nei piani più alti. Nelle celle dell’edificio femminile non vi sono bidet.

Spazi comuni
Il reparto femminile dispone di un intero piano adibito alle attività, dove vi sono una sala parrucchieria, delle aule scolastiche, una biblioteca e una saletta per la televisione. La sezione ha un proprio passeggio mentre i colloqui avvengono negli stessi spazi del maschile.
L’accesso alla biblioteca è garantito a tutte ed è gestito da personale del carcere. L’accesso al prestito avviene tramite domandina. La biblioteca non è utilizzabile come sala lettura, se non dagli studenti iscritti ai corsi universitari del Polo.

Donne detenute

Su una capienza regolamentare di 15 posti, al momento della visita la sezione femminile ospitava 27 donne detenute. Si tratta di tutte detenute comuni, con un’alta percentuale di straniere. Delle 27 donne presenti, infatti, ben 20 appartengono a nazionalità diverse, il 74% del totale. Per quanto riguarda la posizione giuridica, si contano 16 donne con condanna definitiva, mentre le restanti 11 sono in custodia cautelare. Nessuna di queste è detenuta in semilibertà o ex art. 21.

Personale

La direttrice incaricata per la Casa Circondariale di Civitavecchia (Dott.ssa Patrizia Bravetti) è assegnata anche ad un altro istituto, ma vi sono due vice direttori che l’assistono. Per quanto riguarda i funzionari giuridico-pedagogici, dei 7 previsti in pianta organica ne sono presenti effettivamente solo 4. Oltre alla carenza strutturale di organico che interessa tutte le aree, si segnala che esiste un’unione dell’organico amministrativo con la Casa di Reclusione di Civitavecchia. La Polizia penitenziaria risponde invece a due comandi distinti (uno per la Casa Circondariale, uno per la Casa di Reclusione).
I Magistrati di sorveglianza accedono all’istituto una volta ogni due mesi ma al momento della visita avevano convertito le visite in presenza con le videochiamate.
Vi è un mediatore ex art.80 per le persone di lingua spagnola per 35 ore mensili. Grazie a una convenzione con il Comune, in scadenza però al momento della visita, sono garantite tutte le aree linguistiche grazie a mediatori che lavorano presso l’istituto a chiamata.

Salute

Nell’istituto in generale è presente il medico 24 ore su 24. Inoltre, è garantita la presenza di psicologo e psichiatra per un totale di circa 30 ore settimanali ciascuno. Sono garantiti i colloqui psichiatrico-psicologici 6 giorni su 7 (ore 8-14), l’infermiere e il medico di guardia sono presenti 7 giorni su 7 per le 24 ore e per le visite specialistiche ci si rivolge all’ospedale San Paolo di Civitavecchia.
Per quanto riguarda nello specifico le donne, non vi è un servizio di ginecologia né di ostetricia, le visite specialistiche si svolgono a chiamata oppure presso l’ospedale di Civitavecchia. La zona ambulatoriale è la medesima del maschile. Ogni anno un programma della Regione di prevenzione dei tumori al seno offre ecografie e mammografie.
Infine, vi è un’Articolazione per la salute mentale che conta 3 posti allestiti proprio nella sezione femminile.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel corso del 2020 non è stato registrato nessun evento critico tra le donne detenute. Non è stato intrapreso nessun provvedimento disciplinari. Data la forte problematica di sovraffollamento della struttura, nelle sezioni maschili gli eventi critici sono più numerosi. Esiste un protocollo di prevenzione del rischio suicidario.

Maternità

Non vi sono spazi né servizi adibiti alla gestione delle donne con bambini al seguito, non essendovi situazioni di questo tipo.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Nella Casa Circondariale di Civitavecchia sono disponibili corsi scolastici di alfabetizzazione e scuola media, ai quali partecipavano 8 delle 27 donne detenute al momento della visita. Non vi sono invece corsi di formazione professionale disponibili. Stessa carenza è registrata nel reparto maschile.
Per quanto riguarda il lavoro, vi è la possibilità di essere impiegati nell’azienda agricola, la quale però al momento della visita aveva sospeso le attività causa Covid. Inoltre, anche se non è stato possibile rilevarne il numero preciso, ci è stato riferito che alcune delle donne detenute lavorano alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria anche se solo all’interno del proprio reparto. Nessuna donna lavorava per datori di lavoro esterni.

Attività ricreative, culturali e sportive

Nell’edificio femminile è allestito anche un campo da pallavolo. Le donne detenute partecipano ai corsi di teatro insieme ai detenuti del maschile e, inoltre, partecipano assieme agli uomini anche alla messa domenicale in chiesa. Ulteriore occasione di incontro è poi il colloquio con i congiunti, che si svolge nelle medesime sale per le detenute e per i detenuti. Oltre al corso di teatro, le attività ricreative e sportive consistono nella possibilità di utilizzare la biblioteca, la sala tv, la sala lettura, la palestra e il campo da pallavolo.

Contatti con l’esterno

I colloqui si svolgono tutti i giorni compreso il sabato ma esclusa la domenica, anche nelle ore pomeridiane e sono prenotabili telefonicamente. Vi è poi la possibilità di effettuare videochiamate in aggiunta ai colloqui in presenza, e possono durare dai 15 ai 30 minuti. L’introduzione della possibilità di effettuare videochiamate ha consentito anche agli stranieri e alle straniere di godere dei colloqui in presenza resi impossibili dalla distanza con le proprie famiglie; per questo nell’istituto il numero di videochiamate effettuate è particolarmente alto (se ne effettuano circa 1400 al mese in media). E’ inoltre attivo il servizio mail del carcere con le seguenti tariffe di abbonamento: 12€: 30 email, 25€: 70 email, 50€: 165 email, 75€: 250 email.