Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Foggia

Sezione femminile Casa Circondariale di Foggia

Sezione femminile Casa Circondariale di Foggia

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Foggia

Indirizzo: Via delle Casermette 7-8, 71100 Foggia
Telefono: 0881 778156
Email: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Foggia è composta da due sezioni maschili e due femminili tutte di media sicurezza. L’istituto soffre complessivamente di un forte problema di sovraffollamento con 567 persone detenute, su una capienza regolamentare di 362 posti. Questa situazione riguarda anche il reparto femminile che al momento della visita ospitava 34 donne, a fronte dei 22 posti disponibili. Oltre agli spazi ristretti, la sezione femminile non presenta problematiche di rilievo; essendo un piccolo reparto con un numero esiguo di detenute, si è creata una situazione di comunità abbastanza tranquilla. L’area passeggio era però inagibile e necessitava di manutenzione. Da un punto di vista “trattamentale”, al momento della visita le attività ricreative erano poche, mentre erano assenti le attività sportive. Anche il numero delle donne lavoranti era ridotto e non era previsto nessun corso professionalizzante.

Struttura

La costruzione del carcere di Foggia è iniziata nel 1950 ed è stato aperto nel 1978. L’istituto è situato in una zona extraurbana ed è raggiungibile dalla Stazione FS di Foggia attraverso l’autobus n.24, che passa ogni 40 minuti. In generale la struttura necessita di interventi ordinari e straordinari in alcuni reparti, in particolare la zona dell’infermeria. La sezione femminile è situata in un padiglione autonomo dell’istituto.

Spazi detentivi
Al piano terra si trovano 9 stanze detentive, di cui una dedicata alla prima accoglienza, che presentano finestre prive di schermature. In tutte le celle il wc è situato in un ambiente separato ed è presente il bidet, mentre le docce sono collocate in un ambiente esterno. Al primo piano vi è una stanza per le donne detenute in semilibertà. Nella sezione femminile le celle sono aperte almeno 8 ore al giorno e le persone detenute fanno più di 4 ore di aria. Non è possibile spostarsi liberamente fuori la sezione e non viene applicata la “sorveglianza dinamica”.

Spazi comuni
Al piano terra sono presenti diversi ambienti comuni: una sala ricreativa dove sono stati collocati degli attrezzi ginnici, che le donne avevano richiesto; un passeggio molto grande (inagibile a dicembre 2022 in quanto cadevano pezzi di muro); un’area verde interna utilizzata come passeggio dove erano stati messi dei giochi per bambini perchè in passato veniva usata anche come luogo ricreativo per i minori presenti nel nido. L’area verde e il passeggio inagibile non hanno una copertura; viene riferito che in passato erano stati richiesti dei fondi che non sono mai arrivati. Vi è poi un’altra area verde interna più piccola utilizzata in caso di isolamento sanitario o disciplinare; una cucina per le donne detenute; la stanza per i colloqui; una stanza dedicata per la parrucchiera che presenta il lavabo e gli asciugacapelli e veniva utilizzata per il corso di parrucchiere che a dicembre 2022 non si svolgeva più (il corso professionale era tenuto da un parrucchiere volontario). E’ poi presente una saletta con una piccola biblioteca per la libera consultazione, creata dalla funzionaria giuridico-pedagogica con il progetto “Libro a portata di mano” nel 2021 poiché l’unica biblioteca prima presente era nel reparto maschile e per questo di difficile accesso per le donne.
Al piano superiore si trovano la Chiesa; il reparto nido; l’ambulatorio medico; l’aula scolastica e una stanza utilizzata come laboratorio (dove sono poste macchine da cucire).

Donne detenute

Al momento della visita erano presenti 34 donne detenute, delle quali 9 straniere (prevalentemente provenienti dai paesi dell’Est Europa), tutte in regime di media sicurezza. Vi era una detenuta semilibera mentre nessuna era autorizzata al lavoro all’esterno ex art. 21 OP.
Delle donne presenti, 21 erano definitive, 5 ricorrenti, 2 appellanti e 6 in attesa di primo giudizio.

Personale

La Direttrice dell’istituto è la Dott.ssa Giulia Fagliulo ed è incaricata solo in questo istituto. Non vi è un vicedirettore. I funzionari giuridico pedagogici erano 5 in totale per tutto l’istituto, le unità previste sono 7. Nella sezione femminile il personale di Polizia penitenziaria era al completo rispetto alle previsioni. L’unica criticità riscontrata in relazione alle unità di Polizia penitenziaria derivava dallo spostamento delle risorse previste per la sezione femminile a quella maschile, per ovviare alla mancanza di organico delle sezioni maschili. Erano presenti due mediatori culturali ex art. 80 OP, una con 72 ore mensili e due con 25 ore ciascuno. Era stato in precedenza assegnato un mediatore dipendente del Ministero della Giustizia che è andato via dopo pochissimo tempo. Oltre al cappellano (l’80% delle persone detenute professa la religione cattolica), c’è anche un ministro di culto dei Testimoni di Geova. In relazione alle altre confessioni religiose ove i detenuti ne facciano richiesta la direzione normalmente autorizza l’ingresso, se rientra nell’elenco ministeriale dei soggetti ammessi all’ingresso.

Salute

Per quanto riguarda la sanità, in istituto è presente un medico 24 ore su 24. La visita di medicina generale si svolge di mercoledì, il medico si reca presso la sezione femminile, comunque le urgenze vengono immediatamente espletate. Non è presente un servizio di ginecologia e ostetricia interno, in caso di necessità le visite si svolgono presso l’Ospedale di Foggia. Al dicembre 2022 c’erano 4 donne con una dipendenza accertata, nessuna detenuta era in trattamento sostitutivo di tipo metadonico.
E’ presente un’equipe del Ser.D interna all’istituto, che è composta da un medico presente per 22 ore mensili, due psicologi per un totale di 39 ore settimanali, due assistenti sociali che si recano 2 volte a settimana e una funzionaria giuridico-pedagogica che si reca una volta a settimana. Non è più presente come in passato un infermiere nell’equipe del Ser.D e quello che si occupa dell’istituto è dipendente del Servizio Sanitario generale. Il numero di donne che presentano una diagnosi psichiatrica grave non è definito, allo stesso modo non è definito il numero di persone che assumono regolarmente farmaci psichiatrici (ipnotici, sedativi, stabilizzatori dell’umore, antipsicotici e antidepressivi). E’ presente un servizio di igiene mentale interno all’istituto, composto da un direttore, il Dott. Esposito, due psichiatri e una psicologa assegnata da poco con 38 ore settimanali. Gli psicologi della ASL sono presenti tutti i giorni si occupano del Servizio nuovi giunti (cercando di individuare se c’è un disagio psichico) e dei soggetti a grande sorveglianza (rischio suicidario). Sono poi presenti gli psicologi ex art. 80 OP, dedicati all’osservazione e trattamento.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel 2021 nella sezione femminile ii sono verificati due episodi di autolesionismo e 3 tentativi di suicidio. Sempre nel 2021 sono stati comminati 29 rapporti disciplinari (di cui 5 archiviati) e nessun isolamento disciplinare. Le sanzioni sono state solo sanzioni diverse quali: esclusione dalle attività ricreative, ammonizione.

Maternità

In istituto è presente il reparto nido, che attualmente funge solo da prima accoglienza in caso in cui venga arrestata una donna del territorio con prole al seguito, ma successivamente ci si attiva affinchè vengano trasferite presso l’ICAM. Le donne rimangono dunque in struttura il tempo necessario ad espletare le formalità atte al trasferimento. Nel 2021 solo una donna è stata presso il nudo di Foggia, ma per un breve periodo di tempo. Essendo presenti solo 2 posti al nido il minore vivrebbe una situazione di isolamento, lontano dai coetanei. In passato, quando erano presenti più minori, vi era una convenzione con una scuola paritaria vicina alla struttura che accoglieva i minori.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Al momento della visita era presente un corso di alfabetizzazione con 16 donne iscritte. Gli spazi non consentono la partecipazione di un numero superiore, comunque tutte coloro che ne hanno fatto richiesta sono state inserite nel corso. L’insegnante organizza anche dei laboratori manuali abbinati al corso, alternando manualità con istruzione riesce a catturare l’attenzione delle donne coinvolte. Durante il corso sono stati realizzati degli alberi di Natale – progetto collegato ad un’iniziativa del CPIA – donati ai bambini ricoverati in ospedale.
Dal 2019 non sono più stati attivati corsi di formazione professionale (né per gli uomini né per le donne). Non vi sono donne che lavorano all’esterno, vi sono però dei posti di lavoro alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria (circa 6): 2 detenute sono impiegate nella cucina e cucinano solo per il femminile; il resto si occupa delle pulizie.

Attività ricreative, culturali e sportive

La pandemia da Covid 19 ha bloccato diversi progetti in corso nella sezione femminile. A dicembre 2022 era attivo un progetto UNICEF per la realizzazione di pigotte. A inizio 2023 è invece partito un corso ricreativo di trucco e parrucco; un’attività chiamata “l’arte del riciclo”; e dei progetti finanziati dal Centro Servizi al Volontariato. Al momento della visita non erano previste attività sportive per le donne detenute. E’ comunque presente la sala con alcuni attrezzi ginnici.

Contatti con l’esterno

I colloqui si svolgono in presenza due volte a settimana il martedì e il sabato. In caso di parenti che vengono da lontano si effettuano colloqui prolungati. Le video chiamate, sostitutive del colloquio in presenza, si effettuano il lunedì e il mercoledì nell’arco della mattinata e fino ad ora di pranzo. I colloqui possono essere richiesti anche telefonicamente dai parenti.