Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Perugia ‘Nuovo Complesso Penitenziario Capanne’

Sezione femminile Casa Circondariale di Perugia ‘Nuovo Complesso Penitenziario Capanne’

Sezione femminile Casa Circondariale di Perugia ‘Nuovo Complesso Penitenziario Capanne’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Perugia ‘Nuovo Complesso Penitenziario Capanne’

Indirizzo: Strada Pievaiola 252, 06132 Perugia
Telefono:075 7740001
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Perugia Capanne è collocata in un edificio di recente costruzione e si presenta pertanto in buone condizioni strutturali, grazie anche a regolari interventi di manutenzione. L’istituto al momento della visita ospitava complessivamente 361 persone detenute, di cui 49 donne. La sezione femminile è collocata in un edificio a parte, con celle più ampie rispetto alle sezioni maschili. Trattandosi di una struttura di recente costruzione si presenta in generale in buone condizioni. Per le donne detenute a febbraio 2023 non era previsto nessun corsi di formazione professionale. Per quanto riguarda la scuola, è erogato solo un corso di alfabetizzazione.

Struttura

Il nuovo complesso penitenziario di Perugia, parzialmente operativo dal 2005, è entrato in piena attività dal luglio 2009. L’istituto è collocato in un’area extraurbana in località Capanne. Dal Terminal Bus della stazione ferroviaria di Perugia l’istituto si raggiunge in circa 30 minuti con la Linea E014 Chiusi-Città della Pieve. Trattandosi di una struttura di recente apertura si presenta in buone condizioni. Gli interventi di manutenzione sono svolti regolarmente.
L’istituto è composto da un reparto maschile penale, uno maschile circondariale e uno femminile. La sezione femminile si trova in un edificio a parte all’interno del complesso penitenziario.

Spazi detentivi
La sezione femminile è dislocata su due piani. Non ci sono distinzioni nel collocamento delle donne detenute, tutte in regime comune. Si tratta di una sezione a regime aperto, con chiusura delle celle verso le ore 19.30 (oltre a una pausa nel prima pomeriggio per la conta).
Le celle della sezione femminile non hanno letti a castello, sono più ampie di quelle maschili e le camerate ospitano fino a sei donne. In tutte le celle visitate sono garantiti 3 mq calpestabili per persona. Il riscaldamento è funzionante, così come l’acqua calda. Il bagno è in ambiente separato e dotato di doccia interna.

Spazi comuni
Al femminile, oltre alle sale per la socialità c’è un’ampia sala polivalente dove si trovano anche un proiettore e un pianoforte. Tale ambiente è utilizzato per tutte le attività previste in sezione, comprese il corso di yoga non essendoci una palestra o altro spazio apposito. Vi è una biblioteca di piccole dimensioni e poco fornita. Per quanto riguarda l’esterno, il campo sportivo dell’istituto è chiuso da diverso tempo e dunque non viene utilizzato né dagli uomini che dalle donne. Vi è un’area verde per i colloqui estivi con giochi per bambini, ma pare sia poco riparata non avendo coperture per il sole e la pioggia. Essendo collocata accanto alla sezione maschile, viene comunque principalmente utilizzata per i colloqui degli uomini. Su richiesta pare possano accedervi anche le donne.

Donne detenute

Su una capienza regolamentare di 71 posti, al momento della visita le donne detenute erano 49. Di queste, 29 erano di origine straniera (il 59%). Le donne con condanna definitiva erano 38 (il 78%). Nessuna donna era in semilibertà mentre 2 erano autorizzate al lavoro all’esterno ex art. 21 OP.

Personale

Il direttore incaricato, solo in questo istituto, è la Dott.ssa Dott. Bernardina Di Mario. La Direttrice è stata affiancata da una vice in vista del futuro pensionamento. I funzionari giuridico-pedagogici previsti in pianta organica sono 5, ma quelli effettivamente presenti erano 4. Gli agenti di polizia penitenziaria previsti sono 248 e gli 194. Oltre al cappellano si recano in istituto i ministri di culto per i fedeli Cristiani evangelici, Islamici, Testimoni di Geova. Da febbraio 2022 è previsto un mediatore linguistico e culturale ministeriale. I volontari autorizzati sono 64. Il magistrato di sorveglianza entra in istituto almeno una volte al mese.

Salute

È attualmente presente un medico di sezione facente funzione, in attesa di un definitivo. E’ garantito il servizio ginecologia e di ostetricia. Gli specialisti psichiatri sono presenti nella sezione femminile istituto per 12 ore alla settimana, mentre gli psicologici 9 ore.
Al momento della visita erano presenti 7 donne con diagnosi psichiatriche gravi, mentre 35 fanno regolare uso di psicofarmaci o altri medicinali per disagi psichici minori. Per quanto riguarda le dipendenze, vi erano 3 donne tossicodipendenti che assumevano terapia metadonica. Altre 2 donne erano invece registrate come “ex tossicodipendenti”.

Eventi critici e sistema disciplinare

Il numero di provvedimenti di isolamento disciplinare effettuati nell’anno 2022 è pari a 6. I casi di autolesionismo nel corso del 2021 sono 3.

Maternità

E’ presente un nido con una cella biposto per ospitare mamma e bambino. Rispetto alle altre celle, questa cella è più ampia e ha accesso all’esterno. Vi è una sala giochi per i bambini. Non sono previsti servizi fissi (né di pediatria né di volontariato) non essendoci da anni una presenza prolungata di bambini. Occasionalmente può verificarsi il transito di una donna detenuta con figlio, ma per periodi molto brevi in attesa di altre collocazioni. Se ve n’è necessità viene contattato un pediatra.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Nella sezione femminile è previsto solo un corso di alfabetizzazione che, al momento della visita, coinvolgeva 3 donne detenute. Non sono presenti corsi scolastici secondari in quanto pare non si raggiunga il numero di persone necessario alla loro attivazione. Viene però erogato un corso per acquisire competenze di base, sia scolastiche che professionali (“Corso garanzie delle competenze”). Il corso è erogato da una scuola di formazione della Regione Umbria insieme ai professori del CPIA e non rilascia al momento nessuna certificato ufficiale. Erano 16 le donne detenute che prendevano parte a questo corso.
Per quanto riguarda il lavoro, 28 donne sono assunte alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria. Vi sono poi 2 donne autorizzate al lavoro all’esterno ex art. 21 OP, una è assunta dal Ministero della Giustizia ed effettua le pulizie presso l’UEPE mentre l’altra è assunta dal Comune di Perugia e fornisce supporto alla mensa della Caritas locale.
Non sono attualmente previsti corsi di formazione professionali veri e propri. Fino a novembre 2022 era attivo un corso per acconciatore. Nel marzo 2023 dovrebbe partire un corso professionale di ricamo ”punto Assisi”.

Attività ricreative, culturali e sportive

Per quanto riguarda le attività ricreative è previsto un corso di origami al quale partecipano 25 donne, un corso di scrittura creativa che coinvolge 14 donne e un corso di teatro sempre con 14 partecipanti. Vi è poi una sala hobby a cui 5 donne sono autorizzate ad accedere per svolgere attività ricreative in comune. Si tiene un corso di yoga al quale partecipano 19 donne. A febbraio 2023 è previsto l’avvio di un progetto di balli popolari che dovrebbero coinvolgere 10/15 donne. L’istituto ha da tempo attiva una collaborazione con un festival di cortometraggi (PerSo film festival) al quale alcune persone detenute partecipano in veste di giuria. Prima di ogni edizione è previsto un corso di formazione per acquisire competenze nella critica dei corti osservati. In passato tale progetto ha coinvolto, a turno, un anno la sezione femminile e un anno quella maschile. E’ stata chiesta per l’edizione del 2023 la possibilità di coinvolgere entrambe le sezioni, con uomini e donne presenti in giuria. Non vi sono ad oggi altre attività in comune.

Contatti con l’esterno

Si svolgono colloqui tutti i giorni, compreso il sabato. La domenica i colloqui si svolgono a turni. Sono previsti colloqui anche in orario pomeridiano. Nonostante la ripresa delle visite in presenza è ancora possibile effettuare videochiamate in via sostitutiva. Tale modalità è molto utilizzata, soprattutto dalle detenute di origine straniera.
Per quanto riguarda le telefonate, la direzione ha mantenuto un numero superiore a quanto previsto dal regolamento penitenziario anche al termine dell’emergenza sanitaria. A febbraio 2023, risulta che le donne detenute abbiano diritto a 4 telefonate a settimana. A queste se ne aggiungono 2 al mese in caso di donna con figli di età inferiore ai 12 anni.