Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Lauro

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Lauro

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Lauro

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Lauro

Indirizzo: Strada Provinciale Bosagro SNC, 83023 Lauro (AV)
Telefono: 081 8240030
Email: [email protected]
Posta certificata: [email protected]
Tipologia: Istituto a Custodia Attenuata per Madri
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

A lungo destinata al trattamento di detenuti con problemi di tossicodipendenza, nel 2017 la struttura è stata riconvertita in Istituto a Custodia Attenuata per Madri con bambini al seguito. L’ICAM di Lauro è oggi una sezione distaccata della casa Circondariale di Avellino, con la quale condivide la direzione. Al momento della visita erano presenti in istituto 9 donne – di cui 6 straniere – e 10 bambini, su una capienza regolamentare di 20 posti. L’edificio, data la recente ristrutturazione, si presenta nuovo e funzionale. Sono in atto alcune migliorie come, ad esempio, la predisposizione di un box ad hoc per i colloqui telefonici che, ad oggi, si svolgono in una zona aperta. Si evidenzia la totale assenza di mediatori culturali e linguistici ministeriali.

Struttura

Dopo lavori di ristrutturazione, l’istituto è stato riconvertito in ICAM e messo in funzione nel giugno del 2017. Le condizioni generali della struttura sono buone e anche il livello di manutenzione garantisce standard di vita dignitosi sia per le madri che per i minori.
L’istituto è collegato grazie ad autobus di linea EAV e SITA. Spesso i collegamenti sono curati e sollecitati dall’Amministrazione penitenziaria.

Spazi detentivi
L’ICAM è diviso in due sezioni – quella arancione e quella azzurra – collegate da un breve corridoio e senza particolari distinzioni.
Le stanze, tutte servite da riscaldamento e acqua calda, sono arredate con cucina, TV e bagno con doccia in ambiente separato. È garantito un ambiente che richiama un appartamento civile per evitare, ai minori, di dover subire il trauma della detenzione. In tutte le stanze visitate sono garantiti 3 mq calpestabili per ogni persona. L’ICAM di Lauro, ottemperando all’esigenza di tutelare la posizione del minore che ‘soffre’ la detenzione per la condizione della madre, attua un regime di completa apertura degli spazi detentivi, anche grazie agli spazi ridotti dell’Istituto. Le madri possono spostarsi nel cortile interno e nelle proprie stanze liberamente.

Spazi comuni
Gli spazi comuni sono arredati e colorati per i bambini. È presente una mensa dove pranzano le mamme prima che i bambini arrivino da scuola, così da poter consentire ai minori di mangiare nelle stanze e non di dover condividere lo spazio nella mensa.
Nell’istituto non è presente la biblioteca. All’esterno dell’edificio vi sono: un giardino, nel quale sono collocati tavoli e panche per trascorrere tempo all’aperto; un orto e uno spazio per le giostrine dei bambini. Vi è, inoltre, un’area verde dove svolgere i colloqui nei mesi estivi.

Donne detenute e bambini

Su una capienza regolamentare di 20 posti, al momento della visita erano presenti in istituto 9 donne detenute insieme ai loro 10 bambini. Di queste 9 mamme, 6 erano di origine straniera. Quasi tutte erano condannate in via definitiva (7 su 9). Non vi erano donne autorizzate al lavoro all’esterno ex art. 21 né in semilibertà.

Personale

La Direzione dell’ICAM è affidata alla Dott.ssa Concetta Felaco, incaricata anche della casa Circondariale di Avellino. Non sono presenti vicedirettori. È operativo un funzionario giuridico-pedagogico, così come previsto in pianta organica. La Polizia penitenziaria conta un elemento in più rispetto a quelli previsti: 34 presenze su 33. Si sottolinea la totale assenza di mediatori culturali e linguistici ministeriali. A sopperire tale mancanza, interviene a volte un mediatore a chiamata esterno. Fanno ingresso in Istituto: 8 volontari del Servizio Civile Universale, il cappellano cattolico e un ministro cristiano evangelico. Alcuni dei volontari svolgono attività con i bambini, preoccupandosi di farli uscire dalla struttura carceraria. Il magistrato di sorveglianza entra in Istituto almeno una volta ogni sei mesi.

Salute

Non è garantita la presenza di un medico h24. Il Dirigente sanitario presta servizio tutti i giorni fino alle 14, per un totale di 24 ore settimanali. È previsto l’intervento di specialisti a chiamata e, due volte al mese, è garantita la presenza di una ginecologa. Lo psichiatra, invece, si reca in istituto all’occorrenza. Non vi sono donne con patologie psichiatriche gravi né che assumono regolarmente psicofarmaci per disagi psichici minori. Non vi sono donne tossicodipendenti che assumono terapia sostitutiva.

Eventi critici e sistema disciplinare

Non sono stati registrati eventi critici durante il 2021, né è stato mai disposto un isolamento disciplinare.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Delle 9 donne presenti in ICAM al momento della visita, 7 erano coinvolte in corsi scolastici: 5 iscritte ad un corso di alfabetizzazione e 2 ad un corso di scuola media inferiore. In considerazione del limitato numero di donne detenute non è possibile raggiungere il minimo di persone per consentire l’attivazione di corsi professionali. Il progetto ‘Arcobaleno nel giardino’, finanziato dall’Amministrazione penitenziaria, si è occupato nel corso del 2021 della bonifica di un piccolo spazio esterno su cui dovrà essere strutturato un orto.

Attività ricreative, culturali e sportive

Nel 2022 sono stati avviati 3 progetti ricreativi: “ricicliamoci…col decoupage”; un laboratorio di pasticceria; e “bambini in movimento”, un’attività ludico-motoria-musicoterapica per bambini. Il progetto si prefigge di favorire la solidarietà tra i bambini, integrare ed includere quelli più in difficoltà, potenziare le capacità comunicative e stimolare le capacità relazionali.

Contatti con l’esterno

I colloqui – prenotabili sia via internet che per telefono – si svolgono anche il sabato e la domenica, anche in orari pomeridiani. E’ possibile ricorrere alle videochiamate, sostitutive ai colloqui. E’ previsto l’utilizzo dei computer solo sotto la supervisione dei volontari e degli operatori. Dall’istituto è possibile chiedere/rinnovare i seguenti documenti: Carta d’Identità, Patente, Permesso di soggiorno, Richiesta protezione internazionale, Spid.