Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione per donne trans nella Casa Circondariale di Belluno

Sezione per donne trans nella Casa Circondariale di Belluno

Sezione per donne trans nella Casa Circondariale di Belluno

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione per donne trans nella Casa Circondariale di Belluno

Indirizzo: Via Baldenich 11, 32100 Belluno
Telefono: 0437 930800
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione per donne trans in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: urbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Belluno è un istituto maschile che ospita al suo interno una sezione per donne transgender. Sono poi presenti altre tre sezioni maschili: una con regime comune, una protetta e un’Articolazione per la salute mentale (ATSM). Al momento della visita la sezione per donne transgender ospitava 16 persone, su una capienza regolamentare di 16 posti. Le condizioni igieniche della sezione, così come delle altre dell’istituto, erano pessime. Le persone detenute non svolgono alcuna attività. Si sottolinea l’assenza di un servizio psichiatrico adeguato.

Struttura

La Casa Circondariale di Belluno, costruita nella prima metà del ‘900, è stata ristrutturata nella maggior parte dei suoi spazi. Restano, però, molto angusti gli spazi comuni interni ed esterni. L’istituto è raggiungibile a piedi dalla stazione ferroviaria in circa 20 minuti, ma il percorso non è agevole per le persone con ridotta capacità motoria. Nei giorni feriali diversi autobus collegano il centro alle vicinanze dell’Istituto.

Spazi detentivi e spazi comuni
La sezione per donne transgender è articolata su due piani. L’area detentiva è al piano superiore mentre al piano terra vi è una saletta per la socialità. In generale, viene segnalato che le condizioni igieniche dell’istituto e anche della sezione per donne transgender sono pessime. Ogni sezione ha un’area passeggi ad uso esclusivo. Le aree esterne sono tutte cementate e ristrette, mentre non vi sono aree verdi. Nel mezzo tra le sezioni dell’istituto vi è poi una sala polivalente, molto grande, usata sia dagli uomini che dalle donne transgender. In alcune rare occasioni, infatti, tutte le persone detenute a Belluno si incontrano nella sala polivalente per svolgere attività in comune.

Donne detenute

La capienza regolamentare della sezione per donne transgender è di 16 posti. Al momento della visita la sezione era tutta occupata, ospitando 16 persone.

Personale

La Direttrice, incaricata anche in altro istituto, è la Dott.ssa Tiziana Paolini. Non ci sono vicedirettori. Sono presenti 2 funzionari giuridico-pedagogici sui 3 previsti in pianta organica e 77 agenti della Polizia penitenziaria su 95 unità previste. Si segnala la totale assenza di mediatori linguistici e culturali. Fa ingresso in istituto solo il cappellano cattolico.

Salute

Nell’istituto è presente un medico 24h. Gli psicologi sono presenti in istituto 41 ore alla settimana. Non vi è una vera e propria presa in carico psicologica/psichiatrica se non per la somministrazione di psicofarmaci.

Lavoro, scuola e attività

Le persone detenute non svolgono alcuna attività. L’unica possibilità di impiegare il tempo della detenzione è data dal lavoro, che viene offerto da datori di lavoro esterni e vede impiegate più della metà delle persone detenute a Belluno. Non è rilevato se tra queste vi siano anche donne transgender. Soltanto una detenuta transgender partecipa ad un corso scolastico. Viene riferito che l’assenza di attività è data dal fatto che non vi è richiesta da parte delle persone detenute, dal momento che queste preferiscono lavorare per avere possibilità di guadagno immediata.

Contatti con l’esterno

I colloqui, prenotabili solo telefonicamente, si svolgono anche di sabato. Non è prevista alcuna forma di accesso al web per le persone detenute.