Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione per donne trans nel Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano ‘Pasquale Mandato’

Sezione per donne trans nel Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano ‘Pasquale Mandato’

Sezione per donne trans nel Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano ‘Pasquale Mandato’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione per donne trans nel Centro Penitenziario di Napoli Secondigliano ‘Pasquale Mandato’

Indirizzo: via Roma Verso Scampia 350, 80144 Napoli
Telefono: 081 7021414
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione per donne trans in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: urbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Secondigliano è un istituto maschile di grandi dimensioni, uno dei più grandi d’Europa. La struttura è divisa in diversi padiglioni, con numerose sezioni per uomini detenuti sia in regime di Media che di Alta sicurezza. E’ poi presente un Servizio di Assistenza Intensificato (SAI), un’Articolazione per la tutela della salute mentale (ATSM) e una grande sezione per la semilibertà. Oltre a queste aree detentive, Secondigliano ha al suo interno una sezione per donne transgender con una capienza di 24 posti. Al momento della rilevazione, la sezione ospitava 8 donne, mentre altre 3 erano collocate in altre aree dell’istituto per loro scelta. La sezione per donne transgender è presente dal mese di ottobre 2022, quando viene trasferita dal Carcere di Poggioreale a causa di lavori di ristrutturazione. Gli spazi ospitavano prima detenuti collaboratori di giustizia e sono stati rapidamente convertiti alla nuova funzione. Sin dal mese di novembre, le donne transgender hanno potuto partecipare a un corso di formazione. E’ prevista a breve l’erogazione di altre attività.

Struttura

La costruzione dell’Istituto, collocato in una zona urbana e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, risale al 1980 e la sua apertura al 1992. La sezione per le donne transgender si trova alla testa del reparto che ospita l’infermeria centrale e ospitava in precedenza i collaboratori di giustizia. E’ stata ristrutturata totalmente, ma a causa dei tempi ristretti imposti all’Amministrazione penitenziaria non è stato possibile ristrutturare i bagni inserendo la doccia in cella. Le donne transgender trasferite da Poggioreale sono state le prime ad essere ospitate nella sezione appena ristrutturata.

Spazi detentivi e spazi comuni
Nella sezione per donne transgender le celle sono 12, ciascuna con due posti letto. Al momento dell’ultima rilevazione erano ospitate 11 persone, alcune delle quali nonostante avessero la possibilità di stare sole hanno scelto di condividere la stanza. Le stanze hanno tutte un bagno collocato in un ambiente separato da una porta, dotato di bidet, mentre il locale docce è situato all’esterno (utilizzabile da 4 persone alla volta).
Nella sezione sono presenti un passeggio autonomo, una sala per la socialità, una sala colloqui, una cucina che è riconosciuta dalla ASL, ma non può essere ancora utilizzata perché dotata di coltelli.

Donne detenute

La sezione per donne transgender ha una capienza massima di 24 posti. Al momento dell’ultima rilevazione le persone ospitate nell’istituto erano 11 (6 brasiliane, 3 italiane, 1 colombiana, 1 nepalese). Di queste, 8 si trovavano nella sezione per donne trans, mentre una (che verrà dimessa a maggio 2023) nel reparto di isolamento circondariale T2 e altre due nella sezione dei nuovi giunti. Le collocazioni fuori sezione sono state scelte dalle donne stesse per incompatibilità con le altre donne detenute.

Personale

La Direttrice incaricata solo presso questo Istituto è la Dott.ssa Giulia Russo, affiancata da 3 vicedirettori. I funzionari giuridico-pedagogici previsti in pianta organica sono 18, effettivamente presenti 12. Le unità di Polizia penitenziaria previste sono 1080, quelle effettivamente presenti sono 575. Il personale che opera all’interno della sezione transgender è lo stesso che operava in precedenza quando la sezione ospitava i collaboratori di giustizia. Si tratta, dunque, di personale specializzato e abituato a confrontarsi con situazioni problematiche.

Salute

In istituto è presente un medico 24 ore su 24. Il numero settimanale complessivo di ore di presenza degli psichiatri e degli psicologi è pari 24. Settimanalmente le persone detenute presso la sezione transgender incontrano la direzione, la psicologa, lo psichiatra, il funzionario giuridico-pedagogici e il medico. L’amministrazione ha previsto anche la presenza settimanale di un endocrinologo che visita le donne presenti nella sezione. Una criticità riscontrata è rappresentata dai farmaci ormonali che non vengono forniti dal sistema sanitario nazionale e che alcune donne nella sezione hanno difficoltà ad acquistare. Delle 11 persone ospitate, circa 5 persone assumono regolarmente psicofarmaci, mentre nessuna è tossicodipendente certificata.

Eventi critici e sistema disciplinare

Viene riferito un elevato grado di conflittualità tra le persone ospitate nella sezione transgender, che appare derivare principalmente dal paese di provenienza delle stesse. Sembra, inoltre, che alcune delle persone ivi detenute abbiano agiti particolarmente aggressivi sia etero diretti che auto diretti. Delle 11 persone ospitate presso la sezione, 3 hanno compiuto più volte gesti di autolesionismo, apparentemente strumentali.

Scuola, lavoro e formazione professionale

E’ stato attivato il corso di alfabetizzazione, tuttavia, secondo quanto riferito, risulta difficile che si crei un gruppo costruttivo, attesi gli alti livelli di conflittualità tra le persone ospitate. Sono stati istituiti 4 posti di lavoro alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria ed è stata inserita una rotazione su periodi brevi in modo da concedere a tutte di lavorare. Inoltre, a chi è in condizione di indigenza è stato garantito un piccolo aiuto economico, finanziato dall’Amministrazione una tantum, per garantire l’acquisto di beni di prima necessità.
Le donne detenute nella sezione transgender, trasferite nell’istituto ad ottobre, a novembre hanno iniziato un corso professionale di nail art e trucco. La durata complessiva del corso è di 160 ore e nel mese di febbraio 2023 è stato acquisito il primo modulo del corso. Ognuna delle partecipanti è stata dotata di un kit apposito per continuare a fare pratica in sezione.

Attività ricreative, culturali e sportive

Ci è stato riferito che in primavera inizieranno delle attività sportive, per le quali si cercherà di utilizzare l’area dei passeggi per consentire di svolgerle all’aperto. Per le attività culturali si cercherà di coinvolgere l’Associazione Arcigay per inserire attività dedicate, tra le quali si sta pensando di organizzare un corso di pasticceria.

Contatti con l’esterno

Poche tra le donne transgender detenute a Secondigliano effettuano visite con i loro familiari. Alcune di loro svolgono però colloqui con operatori e volontari ex art. 17 OP.