Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Cagliari Senorbì (non in funzione)

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Cagliari Senorbì (non in funzione)

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Cagliari Senorbì (non in funzione)

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Istituto a Custodia Attenuata per Madri di Cagliari - Senorbì (non in funzione)

Indirizzo: Via Roma 39, 09040 Senorbì (SU)
Tipologia: Istituto a Custodia Attenuata per Madri

Nonostante sia inserito dal Ministero delle Giustizia tra i cinque Istituti a custodia attenuata per madri presenti in Italia, l’ICAM di Cagliari non è mai entrato in funzione e si trova da diversi anni in stato di abbandono.
Concepito come sezione distaccata della Casa Circondariale di Cagliari, l’ICAM fu pensato per ovviare all’assenza nella sezione femmile di spazi adeguati alla permanenza di donne con bambini al seguito.
L’ICAM è stato ufficialmente inaugurato nel 2014 negli spazi una volta occupati dalla Casa Mandamentale di Senorbì, località a 40 chilometri da Cagliari. L’Istituto era stato collocato all’interno di un appartamento concesso dal Comune di Senorbì in comodato d’uso. Tale spazio era dotato di 4 camere, due doppie e due singole, tutte con bagno e televisore, una ludoteca, una cucina con mensa annessa e un ampio cortile con giochi per bambini. Visto il completo inutilizzo, la struttura è stata restituita al Comune.
Sembra siano diverse le ragioni alla base del mancato funzionamento dell’ICAM, in primis il calo calo di madri detenute con bambini nel territorio sardo. Ad essa, segue la distanza da Cagliari che rendeva l’istituto un luogo troppo isolato. Altro fattore era la mancanza di un ospedale nelle vicinanze, sia l’ospedale di Cagliari che quello di Isili si trovano a circa 30 chilometri dall’istituto. Infine, la carenza di agenti di Polizia penitenziaria e di funzionari giuridico-pedagogici da impiegare nella struttura.
Ad oggi, nell’eventualità di donne detenute con bambini a seguito, esse continuano ad essere collocate nelle sezioni femminili delle Case Circondariali Cagliari e Sassari. Entrambi gli istituti sono sprovvisti però di vere e proprie sezioni nido, ma solo di alcune stanze detentive dotate di culle e di giochi per accogliere temporaneamente i bambini.