Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Lecce ‘Borgo San Nicola’

Sezione femminile Casa Circondariale di Lecce ‘Borgo San Nicola’

Sezione femminile Casa Circondariale di Lecce ‘Borgo San Nicola’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Lecce ‘Borgo San Nicola’

Indirizzo: Via Paolo Perrone 4, 73100 Lecce
Telefono: 0832 1669111
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: extraurbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Lecce è il più grande istituto penitenziario pugliese. L’istituto si compone di 2 blocchi: il primo circondariale ospita uomini con condanna non definitiva, sia in Media che Alta sicurezza; il secondo reclusione ospita uomini condannati in via definitiva e il reparto femminile. Quest’ultimo è composto da due sezioni, una di Media e una di Alta sicurezza. Al momento della visita le persone detenute presso l’istituto erano 1120, di cui 80 donne (39 in AS3). Nel reparto femminile vigeva in via straordinaria un regime a celle chiuse. Tale decisione è stata presa per ragioni di sicurezza a causa di alcune aggressioni nei confronti del personale di Polizia penitenziaria.
L’istituto presenta spazi di buone dimensioni che permettono l’organizzazione di attività trattamentali, ludiche, scolastiche e formative. Ciononostante, per le donne detenute in regime comune non è previsto alcun tipo di attività scolastica o ricreativa. Il reparto femminile è stato oggetto di lavori di tinteggiatura e le docce sono state sistemate. Le condizioni generali dell’istituto risultano adeguate, ma attualmente le aree verdi risultano inagibili.

Struttura

La costruzione del carcere risale al 1980, l’inaugurazione al 1997. Si trova in una zona extra urbana dotata di collegamenti continui. Il reparto femminile è collocato in un plesso distaccato. Al primo piano è presente la sezione di Media sicurezza e al secondo la sezione di Alta sicurezza. Entrambe sono a celle aperte e prevedono un sistema di videosorveglianza che permette alla donne di poter sostare nei corridoi e negli spazi comuni come le salette di socialità o nella stanza dove è presente la parrucchiera.
Il reparto femminile è stato oggetto di lavori di tinteggiatura e le docce sono state sistemate. Le condizioni generali dell’istituto risultano adeguate. Attualmente le aree verdi sono ancora inagibili.

Spazi detentivi
In tutte le celle visitate sono ospitate circa 2 o 3 donne. Sono garantiti 3 mq calpestabili per ogni persona. Il riscaldamento è funzionante ed è garantita l’acqua calda. In tutte le celle il wc è situato in ambiente separato con bidet. Nonostante la recente ristrutturazione delle docce è stata riscontrata la presenza di macchie di umidità dovute principalmente alla condensa. La Direzione ci ha informati che questa decisione è stata presa per ragioni di sicurezza dovute ad aggressioni da parte di alcune donne detenute nei confronti del personale di Polizia penitenziaria.

Spazi comuni
Nelle salette di socialità sono presenti dei tavoli con qualche sedia e un alcuni attrezzi da palestra. Gli spazi sono ben tinteggiati e sono presenti alcuni disegni sui muri. E’ presente inoltre una stanza per la parrucchiera.

Donne detenute

Su una capienza regolamentare di 77 posti, al momento della visita erano presenti 80 donne detenute. Tra queste 13 erano di origine straniera. Le donne presenti nella sezione a regime AS3 erano 39, mentre le restanti erano in regime di Media sicurezza. Per quanto riguarda la posizione giuridica, poco più della metà (42 su 80) erano detenute con condanna definitiva. Vi era una donna in semilibertà e un’altra autorizzata al lavoro all’esterno ex art. 21 OP.

Personale

La Direttrice, incaricata solo in questo istituto, è la Dott.ssa Maria Teresa Susca coadiuvata da un vicedirettore. Al momento della visita il numero dei funzionari giuridico-pedagogici presenti era 11, pari al numero di quelli previsti in pianta organica. Si registra un leggero sovraorganico tra gli agenti di Polizia penitenziaria, data la presenza di 595 unità a fronte delle 581 presenti in pianta organica. Il conteggio del personale non è però al netto dei distaccamenti.
Oltre al cappellano si recano in istituto anche i ministri di culto per i Cristiano evangelici e per i Testimoni di Geova. Nell’istituto vi è un mediatore culturale ministeriale e altri due mediatori in convenzione con l’Amministrazione. Nonostante ciò, viene segnalata la carenza del servizio di mediazione. I volontari che operano nell’istituto sono 20. Il Magistrato di sorveglianza entra in istituto almeno una volte al mese.

Salute

L’erogazione dei servizi sanitari è garantita allo stesso modo per uomini e donne. All’interno dell’istituto è presente un medico 24 ore su 24. Il numero settimanale complessivo di ore di presenza degli psichiatri è 104, degli psicologi è 50. Non esiste la cartella clinica informatizzata. E’ presente un servizio di ginecologia e di ostetricia per le donne detenute.
E’ presente un’Articolazione per la tutela della salute mentale, ma solo per detenuti uomini. Il Ser.D. interno alla Casa Circondariale di Lecce continua a non essere dotato di uno staff completo per l’assistenza delle persone detenute con problemi di tossicodipendenza: sono presenti 2 psicologi ma manca la figura dell’assistente sociale. Tale carenza genera notevoli difficoltà nell’accompagnamento della persona tossicodipendente nel suo percorso trattamentale, anche in previsione della possibilità di accedere alla misura dell’affidamento in prova in casi particolari.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel corso del 2021 si sono verificati 10 episodi di autolesionismo. Il numero di provvedimenti di isolamento disciplinare effettuati nel corso del 2021 è pari a 10.
Al momento della visita nella sezione femminile vigeva in via straordinaria un regime a celle chiuse. La Direzione ha riferito che questa decisione è stata presa per ragioni di sicurezza dovute a delle aggressioni da parte di alcune donne detenute nei confronti del personale di Polizia penitenziaria. Viene infatti riferito che ad agosto 2022 è avvenuta una rissa nel reparto femminile, comportando agitazioni e sollevazioni che hanno riguardato prima la sezione AS3 poi la Media sicurezza. Vi erano inoltre in istituto 139 persone (tra uomini e donne) escluse dalle attività ricreative e sportive.

Maternità

Al momento della visita era presente una donna con una figlia di 2 anni, ospitate in una zona del carcere separata dalle altre donne detenute. In istituto non è presente una vera e propria sezione nido, ma solo uno spazio dove sono allocati una culla, un fasciatoio e dei giochi per bambini. Non sono organizzate attività e programmi per madri con figli, dal momento che le madri detenute solitamente sono solo in transito all’interno di tale istituto per periodi brevi. Al bisogno è disponibile un pediatra.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Al momento della visita le donne che frequentavano corsi scolastici erano 21, tutte nella sezione di Alta sicurezza dove è attivo un corso di scuola media e uno di ragioneria (primo periodo e secondo periodo didattico). Non si svolgono infatti corsi corsi scolastici né corsi di formazione per le donne detenute in regime comune. Nel 2023 partirà un corso professionale di estetica e parruccheria. Le donne detenute che lavoravano alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria erano 23, mentre 7 erano assunte alle dipendenze di datori di lavoro esterni.

Attività ricreative, culturali e sportive

Per le donne detenute comuni non è previsto alcun tipo di attività ricreativa o culturale. Per le donne detenute in AS3 sono attivi: un corso di musica e canto; un laboratorio di filosofia; un laboratorio di lettura e scrittura; e un laboratorio di sartoria. Non sono previste attività in comune tra uomini e donne detenute.

Contatti con l’esterno

I colloqui si svolgono sia il sabato che la domenica, anche di pomeriggio. La prenotazione avviene solo telefonicamente. Le videochiamate sono sostitutive dei colloqui in presenza. Non è prevista alcuna forma di accesso alla rete. Tuttavia, l’istituto sta lavorando per consentire a coloro che sono iscritti all’Università (solo uomini) una forma di accesso a libri e riviste.