Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Messina ‘Gazzi’

Sezione femminile Casa Circondariale di Messina ‘Gazzi’

Sezione femminile Casa Circondariale di Messina ‘Gazzi’

1024 576 Primo rapporto sulle donne detenute in Italia

Sezione femminile Casa Circondariale di Messina ‘Gazzi’

Indirizzo: Via Consolare Valeria 2, 98124 Messina
Telefono: 090 2281111
Email: [email protected]
PEC: [email protected]
Tipologia: sezione femminile in Casa Circondariale maschile
Dislocazione: urbana

Aspetti identificativi e problematiche

La Casa Circondariale di Messina è un istituto collocato nel centro urbano composto da un reparto maschile, un reparto femminile e un Servizio di assistenza sanitaria intensificato (SAI) con ambulatori specialistici e stanze dedicate alla degenza dei pazienti. La sezione femminile è divisa in aree detentive separate per donne in regime di Media, di Alta sicurezza e per donne lavoranti. Vi è inoltre una piccola sezione nido. Le donne presenti al momento della visita erano 21, su una popolazione detenuta totale di 187 persone.
La presenza del SAI comporta numerosi trasferimenti da altri istituti di persone detenute che necessitano particolari cure mediche. Il secondo piano del reparto sanitario ha circa 15 posti letto dedicati alle donne ricoverate (7 all’epoca della visita).

Struttura

La Casa Circondariale di Messina è un istituto collocato nel centro urbano, raggiungibile con i mezzi pubblici (autobus e tram). Ospita al suo interno un totale di circa 200 persone detenute. L’istituto è diviso in tre blocchi detentivi, uno maschile, uno femminile e uno dedicato al centro clinico.

Spazi detentivi
Il blocco detentivo destinato alla sezione femminile è dislocato su tre livelli. Il piano terra ospita donne detenute in regime di Media sicurezza, il primo piano in regime di Alta sicurezza e il secondo piano donne in semilibertà, autorizzate al lavoro all’esterno ex articolo 21 OP e donne detenute insieme ai loro figli nella sezione nido (al momento della visita totalmente libera). Tutte le celle della sezione sono divise in due o tre ambienti. Il bagno è separato dallo spazio con i letti ed è dotato di wc, doccia ma non di bidet. In alcune celle c’è un terzo locale adibito a cucina. La capienza delle celle visitate era variabile tra le 3 e le 6 persone, con letti a castello e non. Non tutte le celle sono occupate interamente.
La sezione femminile, affacciando su una caserma, presenta schermature alle finestre per permettere maggiore privacy alle donne detenute. Tutti gli spazi detentivi sono mantenuti in buono stato, e ogni cella, oltre ai letti, spesso a castello, ha in dotazione alcuni mobili, pensili e un tavolo con delle sedie. Le celle visitate sono parse pulite e ordinate. Durante i mesi estivi si riscontrano alcuni problemi legati al clima caldo e alla scarsa circolazione dell’aria. In tutte le celle visitate il riscaldamento è funzionante ed è garantita l’acqua calda.

Spazi comuni
La sezione femminile dispone di maggiori spazi rispetto a quelle maschili. Ogni piano è dotato di un’aula dedicata ai laboratori e alla scuola. Vi è inoltre una biblioteca e un’aula per la socialità con macchinari per l’attività fisica. Gli spazi della sezione femminile dedicati ai corsi scolastici sono forniti di lavagna elettronica, non sono spaziose ma sono ordinate e luminose. La sezione ha un’area di passeggio dotata di una copertura per proteggere da fattori atmosferici e di un ambiente chiuso con rubinetto per l’acqua e un bagno. Nell’istituto è presente anche un campo sportivo, recentemente ristrutturato, utilizzato su turnazione da tutti gli uomini e le donne detenute. Non sono presenti spazi esclusivamente adibiti alla formazione professionale né a lavorazioni interne. Non sono presenti inoltre spazi dedicati alla professione di culti diversi da quello cattolico.

Donne detenute

Su una capienza regolamentare di 30 posti, al momento della visita le donne detenute nella Casa Circondariale di Messina erano 21 in totale. Di queste, 5 erano di origine straniera. Erano 9 le donne condannate in via definitiva, 2 le donne autorizzate al lavoro all’esterno ex art. 21 OP e 1 in semilibertà.

Personale

La direttrice incaricata è la Dott.ssa Angela Sciavicco. Non è prevista, da ormai cinque anni, la presenza di vice direttori. Il numero di funzionari giuridico-pedagogici presenti corrisponde a quello previsto in pianta organica, pari a quattro. Nonostante sulla carta non vi siano dunque carenze di personale educativo, vi è un problema di forte fenomeno di assenteismo (per motivi legittimi) che comporta la turnazione di un numero limitato di operatori. Ulteriori difficoltà derivano dalla conformazione dell’istituto, che avendo delle sezioni molto diverse tra loro, non permette una facile dislocazione del personale. Nonostante queste problematiche si respira un clima di collaborazione positiva tra il personale incontrato durante la visita. Gli agenti di polizia penitenziaria presenti sono 222, a fronte di 247 previsti.
Non sono previsti ministri di culto diversi da quello cattolico. Non sono presenti mediatori culturali ministeriali, ma solo un mediatore culturale volontario ex art. 17 OP che accede in istituto nell’ambito del progetto “polo sociale integrato”, sostenuto da una Cooperativa sociale (miedihospes) e dal Comune di Messina. Il progetto in generale prevede la presa in carico di persone straniere e il loro inserimento sociale (in particolare fuori dal carcere). Il numero complessivo di volontari autorizzati è pari circa a 100 persone. Il Magistrato di sorveglianza entra in istituto circa una volta a settimana.

Salute

E’ previsto un servizio di ginecologia e la presenza di un pediatra nel caso in cui la sezione nido ospiti bambini insieme alle madri detenute. Oltre a questo, le donne godono degli stessi servizi sanitari dei detenuti maschi.
L’assistenza sanitaria è gestita attraverso l’impiego del SAI (Servizio di assistenza intensificato), ospitato su tre piani. Il piano terra è dedicato agli ambulatori specialistici (ad esempio di fisioterapia, oculistica, odontoiatria). Sta per essere allestita una stanza per le TAC, il macchinario è già in dotazione dell’istituto. I due piani superiori ospitano le persone detenute ricoverate nel centro clinico. Il primo piano è dedicato agli uomini e il secondo alle donne, composto da sei stanze con circa 15 posti letto totali. Al momento della visita vi erano 7 donne ricoverate.

Eventi critici e sistema disciplinare

Nel 2021 non sono stati registrati particolari eventi critici nel reparto femminile. A febbraio 2022 una giovane donna di 29 anni si è tolta la vita in celle, poco dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al gip avvenuto con collegamento da remoto. Si trovava nel carcere di Messina solo da due giorni e pare soffrisse di disagi psichici.
Nel 2021 non è stato disposto nessun isolamento disciplinare nei confronti di donne detenute.

Maternità

Nell’ultimo piano del reparto femminile vi è una piccola sezione nido, adibita ad ospitare donne detenute insieme ai loro figli fino al compimento del terzo anno di età. Al momento della visita la sezione era vuota. Le celle hanno due letti singoli (provvisoriamente uniti a letto matrimoniale), degli armadi, un pavimento in finto parquet, 2 culle e diversi pupazzi che ornano la stanza. Le celle, che rimarrebbero eventualmente aperte durante tutto il giorno, affacciano su un corridoio con diversi giochi per bambini che rendono l’ambiente un po’ più ospitale. Nel piano sono presenti inoltre uno spazio dedicato alla socialità (nel caso in cui ci fosse cattivo tempo) e una piccola cucina comune.
Non ci sono volontari che svolgono attività fuori dall’istituto con i bambini eventualmente presenti. Nell’ambito del progetto “giocare per diritto” vengono organizzate attività sportive e culturali che coinvolgono madri detenute e figli fuori dall’istituto.

Scuola, lavoro e formazione professionale

Al momento della visita le donne iscritte a corsi scolastici erano 17, su un totale di 21 presenze. Erano 5 invece le donne coinvolte in un corsi professionale di sartoria.
Per quanto riguarda il lavoro, 10 donne erano assunte alle dipendenze dell’amministrazione penitenziaria, 2 ex art. 21 OP e 8 ex art. 20 OP. Nessuna donna lavorava invece per datori di lavoro esterni.

Attività ricreative, culturali e sportive

L’istituto si avvale dell’attività di numerosi volontari che entrano quotidianamente per progetti di diversa natura. Particolare successo ha il corso di teatro, attività prevista sia per gli uomini che per le donne detenute ma in momenti separati (corsi sostenuti da protocolli stipulati con l’università e Rotary). Sono poi previsti laboratori di danza per donne detenute e figli, un laboratorio di uncinetto (CEPAS), un corso di cucito tenuto da SOROPTIMIST e un cineforum, organizzato dagli scout che tengono anche uno sportello per lo svolgimento di pratiche burocratiche. E’ poi in atto un progetto per sostegno della genitorialità (sostenuto da “Anymore Onlus”). Le attività sportive sono erogate nell’ambito del progetto “giocare per diritto”, finanziato dalla UISP. In nessun caso sono previste occasioni di incontro tra uomini e donne detenute.

Contatti con l’esterno

I colloqui si svolgono sia il sabato che la domenica, anche in orari pomeridiani. La prenotazione è possibile sia via telefono che via internet. L’istituto offre la possibilità di svolgere videochiamate, sostitutive ai colloqui in presenza.